Ricerca Sole 24Ore, università sarde agli ultimi posti per ricerca e didattica

Università sarde agli ultimi posti della classifica nazionale, lontanissime dal podio occupato da Verona, Trento e (a pari merito) da Bologna e Milano Politecnico. Sono i risultati di un’indagine pubblicata dal quotidiano Il Sole-24 Ore: Cagliari è al 59/o posto (terzultimo) nella graduatoria che somma ricerca e didattica. Mentre Sassari è un po’ più avanti, alla 47/a posizione (su 61 atenei statali) assieme a Lecce e Bari Politecnico. In particolare per quanto riguarda la didattica Sassari è 42/a, mentre Cagliari è in 50/a posizione assieme a Bari, Bari Politecnico e Foggia. Va anche peggio nella ricerca: Sassari 49/a, Cagliari 56/a. Gli atenei dell’Isola sono nelle ultime 15-17 posizioni in vari indicatori. A cominciare, ma era facile ipotizzarlo considerata la posizione geografica, dall’attrattività, cioè dalla percentuale di immatricolati di altre regioni. Cagliari è terzultima (sotto ci sono solo Palermo e Catania) e Sassari quintultima.

Male Sassari, 55/a assieme a Messina, nella classifica della dispersione, cioè della percentuale degli studenti che non confermano l’iscrizione al secondo anno. E malissimo Cagliari, penultima, nella graduatoria relativa all’efficacia (media pro capite dei crediti formativi ottenuti in un anno dagli iscritti attivi). Nella stessa classifica Sassari è 51/a. Università sarde, inoltre, bocciate dagli studenti: nel giudizio di laureandi sui corsi Cagliari è penultima. Mentre Sassari è sempre nell’elenco dei peggiori, ma si consola con il 45/o posto assieme a Parma, Trieste, Roma Foro Italico, Napoli Federico II.

E ancora: Sassari 50/a per quanto riguarda l’occupazione (al lavoro a un anno dalla laurea), mentre Cagliari occupa la stessa posizione nella qualità della produzione scientifica. Male tutte e due anche nella classifica della competitività della ricerca: Sassari più avanti al 49/o posto, mentre Cagliari è 58/a. I due atenei isolani non compaiono nella liste dei migliori e dei peggiori per quanto riguarda la qualità dei dottorati. E vanno bene in alcuni settori. Sassari è tra le migliori (14/a) per sostenibilità (numero medio di docenti di ruolo nelle materie di base e caratterizzanti per corso di studio). Mentre Cagliari è addirittura al quinto posto negli stage (percentuale di crediti ottenuti in stage sul totale). Sassari in questa classifica è dodicesima. Exploit dell’ateneo turritano soprattutto nella mobilità internazionale (percentuale di crediti ottenuti all’estero sul totale): è al quarto posto.

“Questa classifica dovrebbe far riflettere il già Pro Rettore dell’Universita di Cagliari, ora Presidente della Regione Sardegna, Prof. Pigliaru e i vari Assessori Regionali, già docenti dell’Universita di Cagliari – ha dichiarato il consigliere regionale di FdI-An Paolo Truzzu -. Purtroppo abbiamo avuto la dimostrazione i professori universitari non sono la soluzione del problema della politica ma sono essi stessi parte del problema, come dissi in aula durante il dibattito sulla dichiarazioni programmatiche del Prof Pigliaru”.

“Non stupiscono questi dati perché sempre più studenti sardi sono attratti dall’andare a studiare nei vari Atenei della penisola, certi di trovare una maggiore offerta formativa,una migliore qualità dell’insegnamento e un percorso di specializzazione, anche post laurea, che permetta loro di guardare con più sicurezza al futuro”, ha detto il coordinatore regionale di FdI-An Salvatore Deidda. “Serve una chiara inversione di tendenza e che la Regione, ma anche il Comune, faccia la sua parte. Investire nella formazione e nelle strutture non sono soldi buttati ma un’investimento che tocca tutti i comparti della città e della Regione”.

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