Il Comune di Quartu Sant’Elena ha presentato un ricorso per ottenere l’annullamento, previa istanza di sospensione e domanda di condanna nei confronti della Regione Sardegna, per la delibera del 5 gennaio 2024 sul Piano di dimensionamento scolastico 2024/25, che mira a sopprimere due istituti comprensivi su sei nella terza città della Sardegna.
“Abbiamo espresso con grande chiarezza la nostra contrarietà al progetto di dimensionamento scaturito dalle ultime deliberazioni della Giunta regionale in materia di programmazione scolastica, che intende sopprimere la figura centrale del dirigente in due istituti comprensivi cittadini”, ha spiegato il sindaco Graziano Milia (foto). “Ora, in assenza di un riscontro concreto alle nostre perplessità, ci troviamo costretti ad agire in giudizio contro una decisione che riteniamo ingiusta e mortificante per il nostro territorio e per il sistema scolastico locale, che in questi anni ha dato segnali incoraggianti di crescita e di vitalità proprio in quelle realtà che oggi si vorrebbe cancellare. Occorre recuperare una visione complessiva ed organica degli interventi da attuare nel mondo della scuola – prosegue Milia – che preveda un investimento a lungo termine nel settore dell’istruzione e della formazione, con nuove risorse e soprattutto con una visione riformatrice in grado di dare risposte alla società sarda, alle famiglie e ai giovani che intraprendono il loro percorso di istruzione. Tutto il contrario di quello che sta avvenendo”