E’ stato arrestato questa mattina dalla Polizia postale il vicepreside del liceo Motzo, a Quartu Sant’Elena, alle porte di Cagliari. L’uomo aveva nel computer migliaia di file dal contenuto pedopornografico con ragazzi e bimbi vittime di violenza.
Custodiva nel suo computer circa centomila files pedopornografici. Gli agenti della Polizia postale di Cagliari hanno arrestato il vicepreside del liceo classico, linguistico e scienze umane “Motzo” di Quartu Sant’Elena, Alessandro Dettin, di 58 anni, originario di Schio, nel Vicentino. L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, firmata da gip Cristina Ornano, è stata richiesta dal sostituto procuratore Danilo Tronci che ha coordinato le indagini. Questa mattina gli agenti della Polpost hanno perquisito l’abitazione del vicepreside e hanno sequestrato materiale informatico e computer con all’interno i files, ora al vaglio degli inquirenti. A fare scattare le indagini sarebbe stata la denuncia di un utente di una chat su internet frequentata dal 58enne.
Sono 119 mila i files, video e fotografie, di ottima qualità trovate nei due computer sequestrati a Dettin. Proprio per il numero consistente di filmati è scattato il provvedimento restrittivo. I due computer sono stati sequestrati alcuni mesi fa dalla sua abitazione. Ispezionati anche gli uffici in cui lavorava a scuola dove non hanno trovato nulla. Le indagini dalla Polizia postale sono iniziate sei mesi fa quando è arrivata la denuncia di un giovane che aveva conosciuto il vicepreside su Internet, o più precisamente aveva “parlato” con “Alexa” lo pseudonimo che il professore di italiano e storia, utilizzava in una chat. Si sarebbe presentato come una ragazzina iniziando a scambiare immagini di ragazze minorenni nude. Dopo i primi scambi e le prime “chiacchierate” via chat, il giovane si sarebbe insospettito, rivolgendosi alla polizia postale. Gli specialisti, dopo aver effettuato una serie di accertamenti, sono riusciti a individuare la vera identità di “Alexa” ed è scattata la perquisizione a casa del professore. Dentro i due computer gli agenti della Postale hanno trovato i files con foto di bambini anche piccolissimi (ci sono anche bimbi di un solo anno) che subiscono abusi sessuali. Filmati e foto amatoriali recuperati in rete, scaricati su computer e archiviati. Tra i filmati anche alcune riprese fatte in alcuni istituti scolastici della penisola (in un caso dall’accento delle persone sembrerebbe una scuola Campana), su cui adesso stanno lavorando i poliziotti per accertarne la provenienza.