Uniti per dire No alla realizzazione dell’elettrodotto ad alta tensione che, partendo da Buddusò, dovrebbe attraversare la Gallura, interessando alcune aree di particolare pregio naturalistico ed economico, per terminare il suo percorso a Santa Teresa di Gallura. In tanti si sono incontrati in località Alcò, nel comune di Berchidda. Fra loro amministratori comunali, rappresentanti sindacali, membri del comitato “No Alta Tensione”, e Pierpaolo Vargiu, deputato dei Riformatori e presidente della commissione Affari sociali della Camera. Oltre 60 pali, alti 39 metri, che si estenderanno per 18 chilometri interessando 100 proprietari terrieri: sono i numeri dell’elettrodotto che attraverserà il comune di Berchidda e che hanno scatenato un coro unanime di proteste: “Un progetto dal grande impatto ambientale che interesserà i terreni di un centinaio di proprietari del paese, occupati da vigneti e sugherete”, ha detto il primo cittadino, Andrea Nieddu. “Un progetto di cui abbiamo preso coscienza solo quando, ad aprile, sono state consegnate le lettere di esproprio”, ha aggiunto il sindaco che contesta il progetto e sollecita “una progettazione energetica regionale”. A supportare la battaglia del sindaco berchiddese anche il Comitato “No Alta tensione”, che ha portato avanti una petizione, raccogliendo 800 firme in breve tempo, ed il cui presidente Andrea Casu oggi ha sollevato preoccupazioni ed eventuali ripercussioni “su salute e animali”.
Far West eolico, Comitato Insularità: “Estendere Ppr a tutta la Sardegna”
Il Comitato scientifico Insularità in Costituzione ha presentato oggi, sabato 4 maggio 2024, una proposta di legge “SalvaTerritorio”…