Al processo sullo stadio di Is Arenas il pm chiede due condanne

Due condanne a un anno e sei mesi e due anni e otto mesi di reclusione sono state chieste dal pm Enrico Lussu nel processo, in abbreviato, per la vicenda legata alla costruzione dello stadio di Is Arenas a Quartu, dove avrebbe dovuto giocare il Cagliari Calcio. Le condanne sono state richieste nei confronti di Giorgio Caria e Antonio Grussu, geometra e amministratore della ditta Andreini. Oggi per tre ore e mezza davanti al Gup del Tribunale di Cagliari, Mauro Grandesso, sia il pm che l’avvocato difensore Massimiliano Ravenna (che ha chiesto l’assoluzione per i propri assistiti) hanno completato la discussione: il giudice ha poi rinviato al 9 maggio per le repliche e per pronunciare la sentenza.

Al termine dell’abbreviato il Gup deciderà anche per Pierpaolo Gessa, per il quale è stato già proposto un patteggiamento a due anni. Fra i reati contestati nell’inchiesta di Is Arenas che ha coinvolto 11 persone spiccano, a vario titolo, il tentato peculato, falso e violazioni di norme urbanistiche. Qualche giorno fa, invece, c’è stata la falsa partenza del processo per gli imputati rinviati a giudizio che hanno scelto la via del dibattimento. Tra questi spicca l’ex presidente del Cagliari Massimo Cellino, ora patron del Leeds, l’ex sindaco di Quartu Mauro Contini (Fi), l’allora assessore comunale ai Lavori pubblici Stefano Lilliu, l’imprenditore Marcello Vasapollo, committente delle opere, l’ingegnere Graziano Mossa, il coordinatore della sicurezza Raffaele Perra e il direttore dei lavori Giacomo Manca. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari si sono dichiarati incompatibili perché si erano già pronunciati ai tempi delle misure cautelari: furono arrestati anche Cellino e Contini e poi rimessi in libertà dopo qualche tempo. Il processo è passato così al collegio della prima sezione che si riunirà il 17 maggio.

(foto di Roberto Pili)

 

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