Presunto giro di mazzette in Comune a Quartu, interrogatori nel carcere di Uta

Interrogatori di garanzia oggi, nel carcere di Cagliari Uta, per i cinque arrestati dalla Polizia nell’ambito di un’inchiesta su un presunto giro di mazzette nel comune di Quartu Sant’Elena, terzo per numero di abitanti in Sardegna. Solo l’imprenditrice Deborah Puddu, 46 anni, titolare dell’impresa Corim.Pro. Srl, ha rilasciato una brevissima dichiarazione spontanea al gip Giampaolo Casula, presente anche il pm Enrico Lussu. Assistita dagli avvocati Giampaolo Manca e Maurizio Piras, la donna si è limitata a dare alcune spiegazioni, dicendosi pronta a fornire tutti i chiarimenti non appena i suoi legali avranno visionato il fascicolo processuale.

Nel frattempo i difensori stanno preparando il ricorso al tribunale del Riesame per chiederne la scarcerazione. Si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere i due vigili urbani – Raimondo Pontis, 60 anni, e Giovanni Argiolas, di 52 – e i due funzionari comunali del settore edilizia privata – Sergio Niosi Oriti (60) e Franco Schirru (50), l’unico ai domiciliari – arrestati per corruzione, assieme all’imprenditrice edile, nell’operazione “Paese d’ombre”. La Procura ipotizza un giro di mazzette nel Comune per ottenere licenze e certificazioni. Tutti difesi dagli avocati Mario Maffei e Carlo Fanari, hanno deciso di non rispondere alle domande del giudice. Tra gli indagati figura anche il funzionario Gianpietro Budroni, che sarà sentito dai magistrati la prossima settimana. Le indagini della Squadra mobile di Cagliari erano partite a novembre del 2015 con intercettazioni telefoniche, appostamenti e sequestri di documenti.

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