‘Premio solidarietà donna’, riconoscimento a una vittima di violenza domestica: “Non ha più accettato il silenzio”

È stato attribuito a Patrizia Cadau il “Premio solidarietà donna”, giunto alla dodicesima edizione. Il conferimento del riconoscimento avverrà sabato 9 marzo, nell’ambito di una manifestazione in programma a Cagliari, a partire dalle 17.00, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna. L’iniziativa fa parte degli appuntamenti proposti in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2024. Promosso dall’associazione culturale “Socialismo diritti riforme”, e dalla sezione cagliaritana della Federazione italiana donne arti professioni affari (Fidapa), il premio, a cadenza annuale, è finalizzato alla valorizzazione di una figura femminile che si sia particolarmente distinta per le doti umane di generosità e impegno sociale.

La cerimonia di premiazione sarà preceduta dall’incontro “Le lingue tagliate: la parola delle donne”. Dopo i saluti istituzionali interverranno Paola Melis, presidente dell’associazione Socialismo diritti riforme, Ida Gasperini, presidente della Fidapa di Cagliari, Silvia Trois, segretaria Distretto Sardegna Fidapa Bpw Italy, Rita Corda, studiosa delle politiche di genere e Patrizia Cadau, pedagogista. A coordinare l’incontro sarà Maria Grazia Caligaris, socia fondatrice Sdr. Uno spazio sarà riservato a interventi programmati.

“Patrizia – hanno sottolineato Melis e Gasperini – è una donna dal carattere forte e volitivo, messa a dura prova da un matrimonio che a lungo ne ha compromesso l’identità. È un raro esempio di sopravvivenza alla violenza domestica, psicologica, economica e alla barbarie della violenza diretta e assistita sui suoi figli. Con coraggio ha affrontato un difficile percorso umano, psicologico e spirituale ritrovando la propria realtà di donna, negata per troppo tempo, e fornendo una testimonianza diretta di quanto la violenza domestica possa annientare la presa di coscienza della condizione di sudditanza e dipendenza. La sua parola ha rivelato un mondo nascosto e ha dimostrato che, pur con grande fatica, non è più possibile accettare il silenzio. Le lingue tagliate reclamano la parola”.

Nelle precedenti edizioni il riconoscimento, una pergamena con la motivazione e un gioiello creato dall’orafa Maria Conte, è stato attribuito nell’ordine a Suor Angela Nicoli, Valentina Pitzalis, Annalisa Lai Tanzi, Anna Maria Massetti, Giuliana Biasioli, Elisabetta Atzeni, Claudia Salvestrini, Suor Anna Cogoni, Emma Ibba,  Paola Melis e Donatella Barella.

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