Porto Cagliari, addio ai silos per cereali: fissata la demolizione, cambia ‘skyline’

Il porto di Cagliari dice addio ai grandi silos che per decenni hanno caratterizzato lo skyline della città sul mare. Martedì 16, se le condizioni meteo lo permetteranno (in caso contratio giovedì 18), il mastodontico fabbricato composto da tre corpi distinti – una torre servizi alta oltre 54 metri, 21 celle per lo stoccaggio sovrastate da una struttura di 44 metri, una cabina di trasformazione di sette metri e un edificio a tre piani – sarà demolito con l’esplosivo.

L’Authority del porto ha tentato di salvare quel pezzo di storia che per tanto tempo ha svolto la funzione di raccogliere e stoccare i cereali commercializzati dal Consorzio Agrario di Sardegna, ma la manifestazione di interesse per la riqualificazione non è andata a buon fine. E allora si demolisce. I lavori sono stati aggiudicati al Consorzio Stabile Pangea che dovrà riqualificare le aree circostanti, mentre per l’abbattimento è stata chiamata la Deton Srl che ha indicato il perimetro delle aree su cui non devono essere presenti mezzi.

Nelle ore previste per l’esplosione non passeranno neppure gli aerei. L’area interdetta, sino alle 18 del giorno precedente alla demolizione, si estende dal molo Rinascita, dove sorgono i silos, a quello Sabaudo (dove attraccano i traghetti passeggri) sino a tutta l’area a terra dove vengono movimentati i tir, semi rimorchi e i container in arrivo e in partenza con le navi merci. Secondo le planimetrie allegate all’ordinanza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, resta aperto il varco per le auto che potranno raggiungere i parcheggi antistanti via Roma, lato mare, e l’ex stazione marittima (Pontile Sanità).

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