Agli occhi dei turisti sembravano tali e quali a quelli fatti a mano, le etichette riportavano la scritta ‘produzione artigianale’ e il luogo di produzione: Pattada. Ma i coltelli destinati a un noto esercizio commerciale di Golfo Aranci specializzato nella vendita di gioielli, souvenir e prodotti locali non erano sardi. Erano stati realizzati in Pakistan. A scoprire i falsi è stata la Guardia di finanza di Sassari che ha sequestrato un carico di 1.573 coltelli trasportato da uno spedizioniere.
I finanzieri hanno aperto il carico alla presenza del destinatario, un’imprenditrice sassarese di 54 anni (T.E) che poi è stata denunciata per il reato di frode in commercio. I coltelli scoperti erano simili agli originali tanto da indurre in errore un normale acquirente. Erano stati acquistati ad un prezzo di circa 5 euro l’uno e sarebbero stati rivenduti a prezzi che oscillavano tra i 30 ed i 70 euro. Molti erano già stati piazzati sul mercato. A.D