Il sindaco di Palau, Francesco Pala, 52 anni, esponente del centrodestra già presidente del Consiglio provinciale di Olbia-Tempio, e la vice sindaca Maria Piera Pes, 56 anni, sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Olbia. I due, da quanto si apprende, sono accusati di “induzione indebita a dare o promettere utilità”, (articolo 319 quater del Codice penale) per aver promesso a un giovane di 34 anni del paese l’assunzione all’ufficio turistico in cambio di propaganda politica ed elettorale. I provvedimenti agli arrestai domiciliari sono stati eseguiti dalle Fiamme gialle questa mattina. Le ordinanze sono state firmate dal Gip del Tribunale di Tempio Elisabetta Carta. A fare scattare le indagini, sarebbe stata la segnalazione di una dipendente comunale. Sono quindi scattati gli accertamenti delle Fiamme Gialle olbiesi che hanno consentito di accertare le responsabilità di sindaco, vicesindaco ma anche del giovane cittadino palaese che è stato dneunciato in stato di libertà.
“Per tutti, – spiegano dalla Guardia di finanza – l’ipotesi di reato contestata è l’induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater C.P.) che punisce il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità”.
I fatti sono emersi nel corso delle intercettazioni telefoniche e ambientali condotte dai militari del Gruppo di Olbia che da novembre lavorano su episodi dello stesso tipo ma anche su presunte irregolarità nella gestione degli appalti pubblici da parte del Comune gallurese per i quali, come confermato dalle perquisizioni odierne, sono tuttora in corso le indagini di polizia giudiziaria. Il fascicolo è in mano al procuratore capo di Tempio Domenico Fiordalisi. Al momento in contestazione c’è solo l’episodio riguardante il 34enne che aveva già iniziato a lavorare con la promozione della attività del vicesindaco e dell’amministrazione, in attesa di essere assunto all’apertura dell’ufficio turistico, in seguito sarebbe passato all’eventuale propaganda elettorale.
Manuel Scordo