Omicidio a Tortolì. La vittima è Silverio Usai, 30 anni, sposato e padre di due figli di sette e otto anni. E’ stato ucciso con un solo colpo di pistola alla testa. Un’autentica esecuzione.
Il delitto è avvenuto verso le 19,00 e non ha avuto testimoni. La moglie della vittima, la ventisettenne Michela Tidu, di Cagliari, ha raccontato di aver accompagnato il marito sul posto, un campo nell’area industriale del paese dove Usai teneva un cavallo. Una telefonata li ha informati che l’animale era rimasto impigliato a una rete e c’era la necessità di intervenire subito. Una trappola. Usai è stato raggiunto dal suo killer poco dopo essere rimasto solo.
In un primo tempo si era pensato a un incidente. Il corpo era nelle vicinanze del cavallo e sembrava che quell’uomo si fosse ferito cadendo. Quando il personale del 118 è intervenuto, i medici hanno capito immediatamente cose era veramente successo. E’ tornata sul posto la moglie che avrebbe subito gridato “Me l’hanno ucciso”. Usai era ancora vivo, ma agonizzante. I tentativi di salvarlo sono stati vani. Poco prima delle 20 è deceduto.
Era stato arrestato nell’ottobre 2012 assieme ad altri giovani della zona per spaccio di droga, ricettazione e una serie di furti. Scarcerato nel novembre scorso dopo una detenzione durata un anno, era sottoposto a sorveglianza speciale.
Nel 2000 il suo fratello maggiore, Luciano, che pure aveva trent’anni, era stato assassinato con modalità molto simili, sempre a Tortolì. Era a casa, dove scontava gli arresti domiciliari, e qualcuno l’aveva invitato a uscire. Un attimo dopo, due fucilate a pallettoni e la morte durante il trasporto all’ospedale di Lanusei.
Le indagini sono condotte dagli agenti del locale commissariato di polizia, dalla squadra mobile di Nuoro col vicequestore Fabrizio Mustaro e dai carabinieri sotto la guida del capitano Danilo Cimicata. Sarebbe stato già individuato un uomo sospettato d’essere l’autore del delitto. Nella notte si è diffusa la notizia di un fermo.