Si è avvalso della facoltà di non rispondere il dentista Francesco Rocca, rinchiuso nel carcere di Buoncammino con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio della moglie, Dina Dore. Nel corso della breve udienza di convalida, Rocca non ha risposto alle domande del Gip del Tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri. I suoi difensori, Angelo Manconi e Mario Lai, hanno giustificato la sua scelta, fra l’altro, spiegando che è ancora traumatizzato dalle accuse e dall’arresto e che per ora non è in grado di affrontare l’interrogatorio. Parlerà, dicono, non appena sarà più sereno.
Ieri mattina anche il presunto esecutore materiale dell’omicidio, Pierpaolo Contu, ha deciso di non parlare. “Adesso prenderemo visione di tutti gli atti di indagine che riguardano Rocca – ha spiegato l’avvocato Lai – infatti anche noi non conosciamo tutta la documentazione. La linea del nostro assistito sarà quella di chiarire tutti gli aspetti della vicenda che Rocca può chiarire, certamente non potrà dire perché alcune persone lo stanno accusando ingiustamente. Lo farà comunque in altra sede. Ora è ancora scosso per le accuse che gli vengono mosse e che respinge con decisione”.