Omicidio Dore, idea delle sorelle Rocca: tutti i beni andranno alla figlia di Dina

Andranno alla figlia tutti i beni di Francesco Rocca, condannato in via definitiva all’ergastolo perché mandante dell’omicidio della moglie, Dina Dore. Almeno secondo l’idea delle sorelle del dentista che, come riporta L’Unione Sarda, hanno rotto il silenzio su una questione legale che rischiava di diventare dannosa per la giovane. Infatti, i familiari del dentista hanno avviato due cause civili per togliere a Francesco tutti i beni a lui intestati, tanto che la famiglia di Dina Dore sospettava che dietro questa azione legale ci fosse la volontà di privare la piccola del risarcimento. Così, a pochi giorni dall’udienza che si terrà lunedì al tribunale di Nuoro, le sorelle Rocca decidono di chiarire la loro posizione che è “dare esecuzione alle volontà di nostro padre, cioè fare in modo che la figlia di Francesco abbia un suo patrimonio personale e preservarlo per quando sarà grande”. Infatti, il testamento di Tonino Rocca, morto nell’aprile del 2018, prevede che la figlia di Dina Dore e Francesco sia destinataria unica dei beni di cui potrà usufruire al momento della laurea o al compimento dei 30 anni.

Dunque le ipotesi sollevate dalla famiglia Dore sarebbero non veritiere secondo le sorelle Rocca che contestano alcune uscite pubbliche. Il tribunale ha previsto un risarcimento di diverse centinaia di migliaia di euro a favore della famiglia Dore che si è costituita parte civile. Un risarcimento che secondo i parenti del dentista minaccia anche il patrimonio della figlia di Dina che all’epoca della tragedia aveva otto mesi.

 

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