Omicidi di Orune e Nule: analisi sul cellulare del supertestimone

Nuovo incidente probatorio per gli omicidi di Gianluca Monni e Stefano Masala, lo studente di Orune di 19 anni e il 29enne di Nule uccisi tra il 7 e l’8 maggio 2015. Il Gip del tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, ha dato l’assenso per l’analisi dei tabulati di tre cellulari sequestrati ad Alessandro Taras, il supertestimone dell’inchiesta che qualche giorno dopo il delitto di Monni aveva visto bruciare la Opel Corsa di Masala ad opera di Alberto Cubeddu, il 21enne di Ozieri accusato assieme al cugino 18enne di Nule, Enrico Pinna, dei due omicidi.

L’auto, secondo l’accusa, sarebbe stata utilizzata per freddare lo studente mentre aspettava il pullman per andare a scuola. Il giudice, che cerca prove schiaccianti a carico di Cubeddu, ha fissato per il 12 gennaio prossimo la data dell’incidente probatorio in cui affiderà l’incarico al perito.

Lo stesso giorno, l’esperto informatico Giancarlo Rosa consegnerà il contenuto di tutti i dati estrapolati dai telefonini, tablet e pen drive sequestrati a Pinna e a Piergiorgio Massaiu, quest’ultimo indagato nell’inchiesta per aver avuto contatti telematici con i due cugini prima e dopo gli omicidi.

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