Aragoste, astici, calamari, salmone, cozze, cernie, ricciole, saraghi e tonni, per un totale di quasi otto quintali, sono stati sequestri nel Nord Sardegna dai militari della Capitaneria di Porto perché scaduto, mal conservato o sprovvisto delle documentazione che ne avrebbe consentito la vendita. Sono scattate denunce e sanzioni per un totale di 40.000 euro. Sequestrati anche 114 kg di tonno rosso proveniente dalla Spagna e sprovvisto della regolare documentazione attestante la data ed il luogo di pesca. L’operazione “Levante”, portata avanti nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera di Olbia, è tesa a verificare il rispetto della normativa in materia di tracciabilità dei prodotti ittici. Un’attività che ha coinvolto oltre 150 militari che hanno controllato pescherecci, centri ingrosso, supermercati, pescherie, mense scolastiche, camion frigo e complessi alberghieri fra Olbia, Sassari e Nuoro. Il prodotto ittico certificato idoneo al consumo umano da parte delle Asl è stato donato in beneficenza ad associazioni di volontariato.
Far West eolico, Comitato Insularità: “Estendere Ppr a tutta la Sardegna”
Il Comitato scientifico Insularità in Costituzione ha presentato oggi, sabato 4 maggio 2024, una proposta di legge “SalvaTerritorio”…