Nuovo Dpcm, il ministero della Salute: “Possibili zone rosse dentro le verdi”

“È praticabile che anche all’interno di regioni verdi ci possano essere zone rosse, quindi porzioni di territorio da chiudere per via di focolai importanti”. Lo ha spiegato il direttore della Prevenzione al ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati odierni sull’epidemia di Covid in Italia. In serata sarà resa nota la mappa completa della ripartizione in aree verdi, arancioni e rosse, a seconda del grado di rischio. La divisione in gruppi si sta ancora discutendo alla luce del nuovo bollettino dell’Istituto superiore di sanità che era atteso per le 16 e a questo punto verrà diffuso solo contestualmente alla classificazione delle zone di rischio. La nostra Isola dovrebbe rientrare nella fascia delle regioni verdi (qui l’approndimento di Sardinia Post).

“Le regioni – ha detto ancora Rezza – possono cogliere prima la pericolosità di alcune aree. L’applicazione di limitazioni da zone rosse in parti piccole è un meccanismo del tutto praticabile. Non credo proprio che questo Dpcm impedisca di farlo, anzi”. Il direttore ha poi spiegato che la ripartizione del territorio nazionale non “è tutto così facile”. “L’Rt (indice di contagio) è un indicatore di stima che arriva da modelli automatici ma da solo potrebbe essere anche fallace”. Ecco perché vengono presi in considerazione anche altri fattori, tra cui la resilienza, ovvero la capacità del sistema di reagire alla pandemia. In totale l’Istituto superiore di sanità m ertte insieme ventuno indicatori”.

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