Nuovi scavi a Villasimius, gli esperti: “Crocevia strategico del Mediterraneo”

Il sito fenicio punico Cuccureddus a Villasimius era un ampio insediamento con un ruolo strategico sulle rotte del Mediterraneo. Primo approdo verso altre porte della Sardegna Orientale. Lo rivelano gli scavi condotti dall’archeologo Michele Guirguis, del Dipartimento di Scienze dell’Uomo dell’Università di Sassari. I risultati sono stati presentati a Casa Todde a Villasimius alla presenza tra gli altri del sindaco Gianluca Dessì, che ha sottolineato l’importanza del sito attrattore culturale nell’ottica della destagionalizzazione. Presenta anche la specialista in Beni culturali, Elisabetta Valtan, che ha parlato del progetto di messa in sicurezza e restauro conservativo della Torre di Porto Giunco.

A 30 anni dalle prime ricerche, emergono quindi nuovi studi e reperti che rivelano un insediamento molto più ampio di quanto originariamente ipotizzato e ne confermano l’importanza cruciale. Il materiale rinvenuto è molto eterogeneo, soprattutto di tipologia fenicia, ma anche greca ed etrusca. “La presenza di un santuario probabilmente dedicato alla divinità femminile Astarte, frequentato sino all’età romana imperiale, è testimoniato dal rinvenimento di monete del periodo raffiguranti, tra gli altri, gli imperatori Aureliano, Marco Aurelio e Agrippa e dalle cretule in argilla, che rinserravano documenti in papiro – ha spiegato l’archeologo -. Altri resti fanno ipotizzare la presenza di una necropoli fenicia”.

La nuova campagna di scavi è partita il 26 settembre e proseguirà fino al 23 ottobre. I risultati delle ricerche saranno presentati al 9° Congreso Internacional de Estudios Fenicios y Punicos, a Mérida (Spagna) il 22 ottobre. il direttore degli scavi ha sottolineato la valenza paesaggistica del sito a 62 metri sul livello del mare a ridosso della spiaggia di Campus, con una vista spettacolare sulla costa. “È in progettazione l’installazione di pannelli esplicativi da posizionare all’ingresso della strada di accesso all’area e a ridosso del sito, in attesa che l’insediamento possa diventare pienamente visitabile”, ha concluso Guirguis.

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