In fatto di polemiche sul premio Rodolfo Valentino, la Puglia ha anticipato la Sardegna di quasi dieci anni. Correva l’anno 2004 quando il consigliere regionale dei Verdi Mimmo Lomelo denunciava “gli sprechi” dell’allora presidente della Regione Raffaele Fitto: “Non c’ è stato alcun ritorno né turistico, né culturale, né cinematografico. Nel frattempo però la Regione ha speso 400mila euro. Se l’avessero organizzata a New York sarebbe costata meno”. Risultato: il premio abbandonò la terra natia e dopo qualche anno approdò in Sardegna alla ricerca di miglior fortuna.
Ma anche qui, pare che le cose non siano proprio andate per il verso giusto. Il consigliere regionale Matteo Sanna, dai ranghi dello stesso centrodestra, fu il primo a criticare aspramente la spropositata sponsorizzazione della Regione. E oggi dice sorpreso: “Ancora con questa storia? Non è possibile. Farò le mie verifiche, ma se abbiamo buttato di nuovo soldi in questo modo, sollevo un putiferio”.
Anche Paolo Maninchedda, del Psd’Az, nel 2010 puntò il dito contro il “premio cafonal-annoiato-ricco-cocktail-scosciatello, grande occasione per incontrare in Costa il peggio della politica e della finanza italiana”, ricordando pure che quando la giunta Cappellacci approvò lo stanziamento, l’allora assessore Angelino Carta alzò i tacchi e abbandonò la riunione. Assenti in giunta: il presidente Cappellacci, il vice Giorgio La Spisa e l’assessore Ketty Corona.
P. S.