Il movimento Non una di Meno: “Al Pride daremo voce a chi non è libero di farlo”

L’assemblea femminista Non Una di Meno Cagliari, aderisce alla manifestazione Sardegna Pride che riporta di nuovo per le strade della città le rivendicazioni e la visibilità dei movimenti Lgbt e queer. Nel suo piano nazionale, la rete Non Una di Meno ha rimarcato non solo un generico supporto, ma una intersezione attiva della lotta femminista con le istanze provenienti dal mondo Lgbt e queer, dalle soggettività non ancora visibili, come quelle non-binarie e intersessuali o quelle migranti, nei casi di persone perseguitate nel loro Paese a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere e costrette alla fuga o all’apolidia.

“Secondo l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite sono ancora 73 i Paesi in cui le persone omosessuali, lesbiche, bisex e trans vengono criminalizzate o condannate a morte – si legge nella nota di Non una di meno – Ma anche nelle società occidentali queste stesse soggettività continuano a subire abusi e discriminazioni: non solo hanno difficoltà nel trovare e mantenere un impiego, ma in certi casi esprimere la propria identità significa subire molestie che vanno dallo scherno alla vera e propria aggressione fisica. In Italia, poi, le soggettività Lgbt e queer si ritrovano ancora a lottare per diritti come il matrimonio egualitario e la stepchild adoption, nonché la depatologizzazione delle persone trans, che ancora incontrano ostacoli nell’accesso a servizi sanitari adeguati e nel riconoscimento della propria identità di genere nei documenti. Per questo il Pride rappresenta ancora oggi lo strumento tramite il quale far passare un messaggio di solidarietà, libertà e visibilità per ogni identità di genere e orientamento sessuale. Non si tratta di ostentazione, né di esibizionismo (così come affermano i detrattori della manifestazione), quanto di un atto politico necessario per emergere come collettività e come individui nella realtà sociale, dichiarando in una forma pubblica e rumorosa la presenza di queste soggettività nella storia e in ogni civiltà e cultura”.

Non Una di Meno Cagliari camminerà al Pride come realtà alleata del movimento Lgbt e queer.
“Camminerà per rifiutare un binarismo che ci relega a ruoli di genere stereotipati – conclude la nota –  Camminerà contro ogni tipo di violenza sui generi. Camminerà per abbracciare ogni tipo di famiglia. Camminerà per un’assistenza sanitaria scevra da giudizi morali e da logiche patologizzanti nei confronti delle soggettività transgender e intersessuali. Camminerà contro quei “valori tradizionali” dall’impostazione binaria ed eteronormativa che ledono la libertà di tutte e tutt*. Camminerà anche per dare voce a chi non è liber* di farlo. Camminerà per appoggiare e dare voce alla cultura queer”.

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