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Morti sospette intorno al Poligono di Teulada, in Procura arrivano nuovi esposti

Il fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo aperto dalla Procura di Cagliari sul poligono militare di Capo Teulada si arricchisce di nuovi esposti. L’indagine è stata avviata in seguito alla morte di un soldato. L’anno scorso è stata assegnata ad un nuovo Pm e il fascicolo è cresciuto di volume per i nuovi esposti presentati dai familiari di persone residenti nella zona del poligono e deceduti a causa di gravi malattie. Ora l’inchiesta potrebbe riservare clamorosi sviluppi.

Tutto era partito dalla morte del caporalmaggiore Manolo Pinna, scomparso a 29 anni nel 2009 per un tumore, e che per due anni, dal 2001 al 2002, aveva prestato servizio a Teulada. A seguito dell’esposto presentato in Procura dai familiari, il sostituto procuratore Maria Grazia Manganiello aveva indagato per diverso tempo, decidendo poi per l’archiviazione. Scelta rigettata, però, dal Gip del Tribunale, Cristina Ornano, che aveva sollecitato ulteriori aggiornamenti. Col trasferimento del magistrato alla Procura dei Minori, lo scorso anno, il fascicolo è stato riassegnato al sostituto procuratore Emanuele Secci che ha proseguito gli accertamenti, raccogliendo nel frattempo anche numerosi esposti di famiglie di Teulada che avevano subito dei lutti e che sospettano siano legati a fattori inquinanti dipendenti dalla presenza del poligono. All’intero di questi nuovi accertamenti la Procura avrebbe chiesto al Comando Militare Autonomo della Sardegna (Comiles) l’esibizione di documentazione.

L’inchiesta sulle cause della morte del militare, dopo l’arrivo dei nuovi esposti, potrebbe finire con l’intrecciarsi con un’altra imponente indagine della Procura cagliaritana, affidata lo scorso anno sempre al Pm Secci, che sta affrontando i problemi dell’inquinamento nell’area del Golfo di Cagliari, nello specchio di mare che inizia dal capoluogo e si spinge sino all’area industriale di Sarroch per poi arrivare a lambire la zona del poligono di Teulada.

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