La madre di Manuel Piredda, il giovane morto a 27 anni a Bacu Abis nell’incendio della sua abitazione il 17 aprile di sette anni fa, non ha mai creduto alla ricostruzione dei fatti finora accettata: suo figlio non avrebbe mai dato fuoco alla casa per cercare di uccidere la moglie Valentina Pitzalis, sopravvissuta ma rimasta gravemente ustionata, in un disperato tentativo di omicidio-suicidio. La Procura di Cagliari, che inizialmente aveva accettato la versione della Pitzalis che accusava il compagno, ha aperto un’inchiesta su esposto di Roberta Mamusa, madre del giovane, per accertare come veramente siano andate le cose quella notte e ha iscritto Valentina Pitzalis nel registro degli indagati per l’omicidio del marito. “È stato Manuel, voleva uccidermi, mi ha cosparso di benzina e mi ha dato fuoco”, questa la versione sempre confermata da Valentina, che per questo è diventata un simbolo della violenza subita dalle donne. Ora c’è il sospetto che la trasformerebbe da vittima a carnefice.
Come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, dopo una prima perizia medica sulle ustioni riportate da Pitzalis effettuata nei giorni scorsi all’Istituto di Medicina legale a Sassari, gli esperti hanno deciso per gli esami sul corpo di Manuel Piredda: il cadavere verrà riesumato per consentire ai medici legali di verificare le esatte cause della morte e vagliare ogni traccia utile sul corpo.