Morte dell’ex rossoblù Davide Astori, medici indagati per omicidio colposo

La procura di Firenze ha emesso due avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del capitano della Fiorentina ed ex calciatore del Cagliari Davide Astori, nei riguardi di due medici che risultano indagati per il reato di omicidio colposo. Secondo quanto appreso, si tratterebbe di due professionisti che lavorano in strutture pubbliche incaricate di certificare l’idoneità sportiva, una con sede a Firenze e l’altra con sede a Cagliari.

La Procura ha confermato la notizia riportata da La Nazione dove si parla di almeno due campanelli d’allarme. Nel 2016 e nel 2017 l’ex rossobù era stato visitato nel centro di Medicina dello sport del Policlinico Careggi di Firenze ed erano emerse delle extrasistole ventricolari, anomalie che avrebbero forse avuto bisogno di maggiore attenzione. L’attenzione della Procura fiorentina si è spostata anche su Cagliari dove ha giocato dal 2008 al 2014 il numero 13 che ha perso la vita il 4 marzo 2018 in albergo nel prepartita di Udinese-Fiorentina.

Due le perizie effettuate, una disposta dalla magistratura della città friulana, secondo la quale il calciatore avrebbe sofferto di una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, l’altra da quella fiorentina dopo il passaggio dell’inchiesta nel capoluogo toscano. I risultati di quest’ultima consulenza, svolta dal professor Domenico Corrado dell’Università di Padova, tra i massimi esperti in materia di morte improvvisa per problemi di natura cardiaca, avrebbero portato alla decisione di iscrivere nel registro degli indagati i due medici poi destinatari degli avvisi di garanzia.

È il professor Giorgio Galanti uno dei due medici indagati. “Non so esattamente di cosa si tratta, ero fuori Firenze e vedrò il mio avvocato solo domani mattina”, ha detto all’Ansa, confermando di aver ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Firenze. “Devo vedere e capire esattamente di cosa si tratta”, spiega ancora il professore, ordinario di medicina interna all’ospedale di Careggi e direttore del dipartimento medicina sportiva, andato in pensione da pochi giorni.

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