Morte dell’ex giocatore del Cagliari Davide Astori, aperta un’inchiesta

La stanza 118, al primo piano dell’ala nuova dell’hotel “Là di Moret”, in cui il capitano della Fiorentina Davide Astori dormiva da solo e dove ieri è stato trovato cadavere era in ordine. A quanto si apprende da fonti investigative, non è stato trovato nulla di anomalo. Il giocatore era steso a letto sotto le coperte. Il malore, un probabile arresto cardiocircolatorio per cause naturali, lo avrebbe colto nel sonno. È plausibile che il difensore non si sia dunque accorto di nulla. L’ultimo whatsapp Astori lo aveva scambiato intorno alle 23.30 di sabato sera con il compagno di squadra Marco Sportiello, con cui aveva da poco terminato una partita alla play station. Il portiere lo aveva avvisato che aveva dimenticato le scarpe nella sua stanza. Davide gli aveva risposto che le avrebbe prese la mattina seguente.

La Procura ha aperto un’inchiesta “per omicidio colposo a carico di ignoti”. “È un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa”. Lo ha detto il Procuratore di Udine, Antonio De Nicolo, sottolineando che “in questo momento non c’è nessuna responsabilità di qualcuno, che ci sembra potrebbe rispondere di qualcosa”. L’avvio di questa procedura giudiziaria “ci permette di individuare responsabilità se ci sono in chi lo seguiva”. La Procura ha disposto l’acquisizione della documentazione sanitaria di Astori in possesso della Fiorentina e la società calcistica ha dato la disponibilità a fornire il materiale. Domani sarà eseguita l’autopsia che dovrà accertare eventuali reati come ad esempio “se qualcuno gli abbia dato qualcosa”, ipotesi, che al momento, “è puramente astratta”. Il procuratore ha poi precisato che Astori “era già morto da alcune ore quando è intervenuto il medico legale”.  L’incarico sarà conferito alle ore 10 all’anatomopatologo Carlo Moreschi e al professore dell’Università di Padova Gaetano Thiene, direttore del Centro di patologia vascolare, con specifica competenza in materia.

L ‘autopsia sarà svolta subito dopo. Ai due esperti la Procura conferirà “un quesito il più ampio possibile – ha spiegato il Procuratore – poi decideranno loro in concreto quali esami svolgere”. Il conferimento dell’incarico sarà inoltre notificato in giornata ai familiari che potranno decidere se nominare un proprio consulente di parte. Al termine degli esami autoptici la Procura firmerà il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari “già domani pomeriggio o al più tardi mercoledì mattina”.

(Foto Ansa)

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