Un”Isola azzurra, terra di felicità, aria leggera profumo di eternità, gente che viene e va in cerca della sua libertà, quaggiù la vita si illuminerà”: è la Sardegna raccontata da Mogol e interpretata dagli artisti isolani Pago e Balentes nel brano “Sardinia Sardinia”. Un brano che, almeno in Sardegna, non ha raggiunto il successo sperato: mentre Francesco Morandi, assessore regionale al Turismo, salutava la canzone come “Un dono che arriva dal cielo e in apertura di stagione turistica ci regala visibilità a livello internazionale”, qualcun altro ha immaginato un commento un po’ diverso per il regalo di Mogol a “quest’isola martoriata dalla crisi”.
Il videoclip prodotto da Sardegna al Naturale mostra la contraddizione tra il brano che canta di profumi, cibo buono e tuffi nel blu e le immagini che mostrano una realtà ben diversa: servitù militari, disoccupazione, inquinamento e ciminere. “Siamo stanchi dei luoghi comuni – ironizzano gli autori del video – la Sardegna isola delle spiagge incontaminate non esiste. Bisogna salvaguardare le tradizioni, quelle vere. Prima fra tutte quella industriale”.
Francesca Mulas
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