“Come Caritas ci stiamo attivando per reperire tutte le disponibilità di spazi possibili che abbiamo. Bisogna però rendere agibili e recuperare in qualche modo gli spazi che potrebbero essere usati, oggi fermi”. Lo ha detto l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, arrivato al porto canale per lo sbarco dei 669 migranti.
“Abbiamo una mole di gente molto provata – sottolinea il vescovo – alcuni sono in viaggio da un anno, hanno superato deserto, prigione, mare. Ci sono tanti bambini, la situazione è drammatica. Voglio complimentarmi con tutti per la grande organizzazione messa in campo, questa è l’Italia vera”. Sono 261 i migranti eritrei, 378 i somali, 4 arrivano dal Sudan e cinque dall’Etiopia e dal Marocco. Cinque stranieri sono stati ricoverati per problemi polmonari, di respirazione o grave debilitazione. Intanto è salito a dieci il numero delle donne incinte, alcune di queste portano addosso i segni del viaggio e della sofferenza. Lo sbarco e le operazioni di identificazione e visite mediche non si è ancora concluso. Le operazioni continueranno ancora alcune ore.