Meridiana diventerà Air Italy, terremoto nel Cda: si dimettono in due

Un terremoto rischia di sconvolgere Meridiana. Ieri sera si sono dimessi il presidente Franco Trivi e un altro membro del cda, Marco Rigotti. La notizia non è ancora ufficiale, ma i due componenti di spicco del cda della compagnia aerea sarda avrebbero rimesso il loro mandato, dopo una riunione infuocata, per divergenze insanabili con l’amministratore delegato del vettore sardo, Roberto Scaramella. Ieri pomeriggio a Roma è stata convocata una riunione urgente dei componenti del consiglio di amministrazione: alla base dello scontro la nuova strategia della compagnia aerea che punta a tagliare i contratti del personale navigante in quota Meridiana, trasferendo i dipendenti direttamente alla compagnia gemella Air Italy. Rigotti e Trivi avrebbero espresso diverse perplessità sulle modalità con cui l’ad Scaramella sta portando avanti il braccio di ferro con i dipendenti, imponendo una sorta di travaso di attività da Meridiana verso Air Italy, per ottenere un taglio drastico del costo del lavoro. Al termine dell’incontro Rigotti e Trivi avrebbero rassegnato le dimissioni in evidente contrasto con Scaramella.

Trivi, il fedelissimo del principe Karim Aga Khan

Sono soprattutto le dimissioni di Trivi a far rumore. Franco Trivi è da sempre uno degli uomini più vicini al principe Karim Aga Khan. Torinese, 77 anni, direttore generale prima di Alisarda e poi di Meridiana, ha scalato tutte le posizioni di vertice della compagnia, in cui ricopre incarichi dal 1975, ma ha soprattutto rappresentato da sempre la voce più ascoltata dal Principe nei momenti di grave crisi della compagnia e di più forte tensione con sindacati e lavoratori. Quale significato dunque attribuire alle dimissioni di Trivi? Probabilmente in questa circostanza l’Aga Khan, che nel giro di dieci anni ha ricapitalizzato la compagnia per una cifra che si avvicina al miliardo di euro, potrebbe aver dato carta bianca a Scaramella, l’ad chiamato a risanare Meridiana usando anche la leva contrattuale di Air Italy. Una operazione che Trivi e Rigotti, che simboleggiano la tradizione di Meridiana, pare abbiano interpretato come il primo passo per l’addio alla vecchia compagnia nata come Alisarda e che non hanno potuto accettare.

Meridiana addio, entro il 2018 l’attività spostata su Air Italy

Alla base della rottura, dunque, la strategia del nuovo ad, Roberto Scaramella, che ha deciso come entro il 2018 Meridiana diventerà solo un simbolo. La compagnia aerea fondata dal principe Karim Aga Khan sotto le insegne di Alisarda lascerà gran parte della sua attività di volo ad Air Italy. Il piano industriale prevede che su 28 aerei, 26 voleranno con il Coa (letteralmente Certificato operatore aereo, in pratica un codice identificativo) di Air Italy (I9), mentre solo 2 con quello di Meridiana (IG). La conferma è arrivata due settimane fa, durante l’incontro in Assaereo, nel quale la dirigenza di Air Italy ha offerto a piloti e assistenti di volo il passaggio immediato sotto le insegne di Air Italy, con immediata decurtazione dello stipendio e azzeramento dell’anzianità di servizio, calcolata a partire dalla data della nuova assunzione. Ecco la strategia per il taglio del costo del lavoro, che di fatto punta a far scomparire il contratto Meridiana, considerato insostenibile per l’azienda, senza passare per una nuova contrattazione aziendale o a livello nazionale.

Il via libera dell’Aga Khan alla base dell’addio dei suoi fedelissimi

La notizia choc in realtà era stata preannunciata da un “job posting” dell’amministratore delegato, Roberto Scaramella, che invitava i dipendenti Meridiana a passare da subito in Air Italy. Un invito con impresso lo spettro, per coloro che non accettassero, della mobilità alla scadenza della cassa integrazione il 26 giugno del 2015. La conferma è arrivata la sera del 6 dicembre da Simone Staffa Guidi, direttore generale di Air Italy, il quale ha parlato di “strategia dell’azionista, il quale ha dato mandato di spostare tutti gli aeromobili, l’attività di volo e il personale navigante in Air Italy”, mentre tutto il personale di terra (quello con i contratti più leggeri) resterà sotto le insegne di Meridiana. Tutto questo entro il 2018. Ai dipendenti, dunque, il più classico “prendere o lasciare”. Proprio l’avallo dell’azionista, il principe Karim Aga Khan, avrebbe indotto Trivi e Rigotti, contrari a “svuotare” Meridiana dell’attività, a lasciare i rispettivi incarichi.

Un esposto contro Meridiana: la compagnia denunciata per i trasferimenti verso Air Italy

Meridiana rischia comunque di finire in tribunale per la vicenda dell’invito rivolto ai suoi dipendenti a passare armi e bagagli verso la controllata Air Italy, dotata di contratti più flessibili e dunque economicamente meno onerosi. A fare il passo giudiziario è stata la Cgil Trasporti, che per prima aveva raccolto la palla lanciata dai “duri e puri” di Usb, il vero fronte sindacale di lotta contro tutti quegli atti della compagnia aerea sarda che sono considerati comportamenti antisindacali. La Cgil Trasporti ha infatti presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania contro il Job Posting di Meridiana.

Giandomenico Mele

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