Maura e il lavoro che non c’è: “Punto sul Win for life ma nel frattempo tento un concorso al Brotzu”

Maura si sveglia presto ogni mattina. Il primo appuntamento della giornata dopo il caffè è con la posta elettronica. Una lettura quasi compulsiva tutti i giorni della settimana: una, cinque, trenta volte al giorno, al risveglio e prima di andare a dormire, non sia mai che per email arrivi la risposta che dia finalmente una svolta alla sua vita.

Se per l’Istat un sardo su tre (uno su quattro nella penisola) non ha un lavoro, la cagliaritana Maura Murgia incarna perfettamente quel terzo che ingrossa le fila dei disoccupati nell’isola: trentacinque anni, un diploma da ragioniera, tantissime esperienze professionali alle spalle ma nessuna definitiva, trascorre le sue giornate in cerca di occupazione con un occhio al telefono e l’altro su internet. Nel frattempo, di corsa tra negozi, bar, ristoranti, call center, società di qualsiasi genere a consegnare il curriculum vitae: ha raggiunto negli ultimi mesi la straordinaria media di cento al mese, che fanno milleduecento domande all’anno presentate in tutta Italia.

Senza contare l’iscrizione a centinaia di database di società e aziende multinazionali che promettono colloqui e contatti a chi si registra nella sezione “lavora con noi”. Eppure il lavoro non arriva, in pochi chiamano per un colloquio e le proposte concrete sono praticamente inesistenti: a 35 anni si è già vecchi per un primo impiego e pazienza se la candidata è armata di buona volontà e tanta energia. Maura è solo una tra i tanti disoccupati che guardano in faccia la crisi di questi ultimi anni, gli stessi che qualcuno ha definito “bamboccioni” mentre qualcun altro aggiungeva che il lavoro fisso ormai è noioso.

Ma la signorina Murgia si sente “choosy” come la vorrebbe l’ex ministro Fornero? “Ogni volta che mando un curriculum scrivo che sono disposta anche a lavorare inizialmente gratis pur di imparare qualcosa e avere un bagaglio di esperienza: questo si traduce con choosy?”. Già, l’esperienza, la stessa che pretendevano per una baby sitter a cui si offrivano cinquanta euro alla settimana per accudire tre bambini ogni giorno. “Disperata sì, ma se si tratta di sfruttamento allora perdo la pazienza: ho risposto alla signora che cercava la baby sitter dicendole che cinquanta euro glieli avrei dati io, così avrebbe potuto restare a casa con i figli”.

Decine sono oggi le bacheche on line dove si possono scorrere le offerte di lavoro come Subito.it o Infojobs ma l’imbroglio è dietro l’angolo: un annuncio recente proponeva un posto da segretaria, ma il colloquio si sarebbe svolto esclusivamente via web cam.  “Ho fatto una breve ricerca, si trattava di uno shop di intimo, cercavano sicuramente modelle. Ma perché – chiede Maura – ingannare le potenziali candidate?”.

In fatto di annunci-pacco e colloqui inconcludenti Maura Murgia è un’ormai un’esperta: “Possibilità di crescita, lavoro in team, provvigioni, ricerca di personale ambizioso: tutte belle parole che nascondono periodi di prove non retribuite, call center in condizioni di sfruttamento, vendita porta a porta. Purtroppo in momenti di crisi come questo ci sono persone senza scrupoli che cercano di imbrogliare i ragazzi facendo leva sulla disperazione”.

Nel suo curriculum vanta anni di esperienza come segretaria, addetta alla contabilità e all’archivio, ha fatto la commessa e di recente si è inventata il lavoro di promoter sui social network per un negozio di abbigliamento. “Il mio desiderio? Il biglietto vincente di Win For Life per girare il mondo… In realtà per ora ho un obiettivo un po’ più concreto, la selezione per quattordici addetti amministrativi all’ospedale Brotzu: superarla e avere un contratto a tempo indeterminato sarebbe davvero un sogno”.

Francesca Mulas

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share