“Nel cuore dell’emergenza si è creato un equivoco comunicativo, ma l’obiettivo era, al contrario, quello di sollecitare una maggiore unità di intenti per garantire una diffusione più capillare della cultura di protezione civile che è cultura di sicurezza dei cittadini e che si basa sulla reciproca collaborazione”, lo ha dichiarato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano. “Mai come in questi momenti siamo infatti vicini a chi viene colpito da simili calamità, eccezionali per i danni e i disagi che arrecano. Sosteniamo il grande lavoro degli amministratori locali, dei volontari e di tutti coloro che sono coinvolti. In queste ore – ha sottolineato – il direttore della Protezione civile Graziano Nudda è impegnato sul campo nelle zone di Fonni e Desulo. Il sistema dell’emergenza è composto da molti soggetti (Prefetture, Regione, Comuni) che operano in sintonia con la Protezione civile regionale. Al lavoro ci sono circa mille operatori di Forestas e 1.200 volontari di protezione civile, oltre alle forze nazionali. Abbiamo 54 mezzi in movimento, a cui si aggiungono quelli statali. Adesso è fondamentale risolvere le criticità continuando a mettere al sicuro persone, animali e cose. In seguito, si procederà alla ricognizione dei danni che speriamo siano il più limitati possibile”.
Intanto il Centro funzionale decentrato di Protezione Civile ha esteso l’avviso di criticità ordinaria, codice giallo, per 24 ore dalla mezzanotte di domani, venerdì 20 gennaio, per rischio idraulico sulle zone di allerta Flumendosa-Flumineddu e della Gallura. Domani potrebbero presentarsi fenomeni con cumulati puntualmente moderati con neve assente o presente solo sulle cime oltre i 1000 metri. “Si avvisa la popolazione – ha sottolineato la Protezione civile – che in presenza di fenomeni temporaleschi è consigliabile restare nelle proprie abitazioni e salire ai piani superiori, se ci si trova in un locale seminterrato o al piano terra. Occorre limitare i trasferimenti in auto ai soli casi di urgenza, mantenersi informati sull’evoluzione dei fenomeni, sulle misure da adottare, sulle procedure da seguire indicate dalle strutture territoriali di protezione civile. Vietato l’attraversamento di torrenti in piena, sia a piedi che con qualsiasi mezzo”.