La Maddalena, via al trasferimento arsenale ai curdi. Armi sui tir e sulle navi

Nel bunker di Santo Stefano, nell’arcipelago de La Maddalena, pare tutto sia pronto. E così l’arsenale dei trafficanti del russo Alexander Tukhov, sequestrato nel 1994, assicurato alla distruzione dalla Procura di Torino sta per partire per una nuova vita. Destinazione: Iraq, a sostegno della lotta curda. L’ha deciso il ministero della Difesa che ha ottenuto poi il via libera del Parlamento per la consegna delle armi. Secondo quanto si legge su L’Unione sarda in edicola oggi, un carico sarebbe già partito in aereo dall’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Gli altri viaggi sarebbero imminenti. La gara d’appalto, indetta dall’Agenzia industria Difesa (partecipata dal ministero) è stata vinta da Ferrovie dello Stato e dalla Franzoni Sergio autotrasporti di Brescia, per 410 mila euro più Iva.

Il trasporto avverrà via traghetto, da Guardia del Moro a Palau, e via tir che possono caricare da 3 a 16 tonnellate. Ma le navi, si specifica, non saranno “quelle di linea”, né Tirrenia, né Saremar. Non si ripeteranno quindi i viaggi promiscui armi e passeggeri (ignari) come nel 2011, quando parte della santabarbara fu data ai ribelli in Libia contro Gheddafi. Questa volta si trasporteranno 3 milioni di kalashnikov, 20 milioni di proiettili, 50 lanciatori, 400 missili anticarro, 50 batterie lanciarazzi e altro ancora.

E poi c’è l’esplosivo nel tunnel: altro bando, altra gara. Praticamente stessi vincitori per 370 mila euro più Iva. Questa volta se l’è aggiudicata un’Ati (associazione temporanea di imprese) costituita da Fs logistica sempre una partecipata delle Ferrovie e di nuovo la ditta bresciana Franzoni Sergio autotrasporti. Ancora non si sa se l’esplosivo sarà destinato alla distruzione o al riciclo.

Leggi: Armi ‘sarde’ ai curdi dell’Iraq

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share