E’ durato quasi tre ore e mezzo l’interrogatorio del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, con il sostituto procuratore Gian Giacomo Pilia, in merito alla vicenda del Teatro Lirico per la quale il primo cittadino risulta indagato per abuso d’ufficio e falso. L’accusa ipotizzata è di falso e abuso d’ufficio. Zedda, accompagnato dagli avvocati Giuseppe Macciotta e Fabio Pili, al termine del colloquio con il magistrato non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Secondo quanto trapelato, avrebbe comunque risposto a tutte le domande del pm, spiegando l’iter che ha portato alla scelta della Crivellenti. Un incarico subito contestato da sindacati della Rsu del Teatro, sino alla presentazione di un esposto alla Procura di Cagliari che dato il via all’inchiesta. Il sindaco finora è l’unico iscritto nel registro degli indagati. Nei prossimi giorni saranno chiamate a Palazzo di giustizia altre persone, tutte in qualità di testimoni.
Tre consiglieri di area centrodestra hanno sostenuto che nella seduta del primo ottobre non diedero il loro consenso alla nomina, ma manifestarono una generica “fiducia” nei confronti del sindaco. In sostanza, si sarebbe operata una forzatura della volontà dei tre consiglieri nella stesura dei verbali. Tesi respinta dal primo cittadino di Cagliari, il quale ha anche sostenuto che tutta la vicenda è stata chiarita col ministero dei beni culturali.
Nei prossimi giorni saranno chiamate a Palazzo di giustizia altre persone, tutte in qualità di testimoni.
