Tortolì è una cittadina addolorata e ferita, da ieri. Tutti piangono Mirko, quel ragazzo solare e pieno di vita, morto per difendere sua madre, Paola Piras, ragiunta in casa all’alba di ieri dall’ec compagno che voleva ucciderla. Il figlio Mirko farci, 19 anni, è intervenuto per difenderle ed è stato ammazzato dall’operaio 29enne di origini pakistane, Masih Shahid, che è in carcere e ha rischiato il linciaggio della folla quando ha lasciato la caserma dei carabinieri di pomeriggio.
La faccia sorridente di Mirko campeggia nelle bacheche dei social di tutta Italia. Paola, la mamma, stravedeva per lui, secondo dei suoi tre figli. In strada camminavano abbracciati e sempre stretti stretti. La donna è in gravi condizioni all’ospedale di Lanusei. Mirko tra un mese avrebbe compiuto vent’anni. E quest’estate si sarebbe diplomato come chef. Frequentava la V C dell’Istituto alberghiero Ianas di Tortolì, dove compagni e insegnanti sono attoniti. Stamattina gli studenti hanno appeso un lenzuolo bianco all’esterno dell’istituto con la scritta “Al tuo sorriso, grazie Mirko”.
Per domani si pensa a una manifestazione nel cortile della scuola per ricordare lui e la sua mamma e per dire no alla violenza. Mirko non c’è più ma la scuola gli vuole comunque concedere il diploma postumo da chef a cui teneva tanto. Per deciderlo si riunirà a breve il consiglio di classe.