La svolta ecologica su navi e traghetti. ‘Eliminati 4 milioni di oggetti in plastica’

Via la plastica monouso a bordo e politiche per limitare le emissioni di anidride carbonica. Sono alcune delle iniziative intraprese dal Gruppo Onorato Armatori per contrastare l’inquinamento. Sulle navi Moby, Tirrenia e Toremar è stato implementato, in collaborazione con il gruppo Ligabue che si occupa di ristorazione, un progetto teso alla riduzione della plastica a bordo, con l’obiettivo finale di limitare drasticamente il consumo dei prodotti di plastica monouso non riciclabili.

“Dallo scorso anno – si legge in una nota – su tutte le navi, nell’ambito del servizio di catering e ristorazione di bordo, è stata avviata inizialmente la sostituzione dei prodotti monouso di maggiore utilizzo, come piatti e bicchieri in plastica che sono stati rimpiazzati con altri di polpa di cellulosa, cartoncino e Pla o proprio con nuove modalità di servizio. Ad esempio, panini e croissant, già dalla scorsa estate, vengono serviti in sacchettini di carta evitando il classico piatto in plastica”. Inoltre “sono state eliminate anche le palettine per il caffè e tutte le posate e le cannucce pieghevoli in plastica per le bibite, con un notevole sforzo organizzativo. Rispetto allo stesso periodo del 2018, nel secondo semestre del 2019, sono stati consumati oltre 4 milioni di articoli in plastica monouso in meno. Attualmente si lavora sulle ultimissime sostituzioni degli articoli in plastica monouso non riciclabili, prospettando il completamento del progetto indicativamente entro l’estate di quest’anno”.

Moby, Tirrenia e Toremar hanno anche costituito un apposito dipartimento ‘Energy saving’ per limitare le emissioni di CO2 nell’atmosfera. “Ogni viaggio costituisce un risparmio dell’anidride carbonica rilasciata nell’aria. Basti pensare che, anche solo per limitarsi alle due ammiraglie della flotta merci, le gemelle Maria Grazia Onorato e Alf Pollak, ogni viaggio sulla rotta fra Genova, Livorno, Catania e Malta permette di imbarcare fino a 283 semirimorchi che, messi uno dietro l’altro sulle autostrade, significherebbero oltre quattromila metri lineari di mezzi inquinanti sulle strade. E i dati su ogni singolo viaggio vengono di pari passo”.

A completare l’anima ‘green’, c’è una particolare cura per gli animali: “Sia a bordo, con il primato dell’attenzione ai cani e agli animali domestici, per cui sono previsti particolari trattamenti e la possibilità di viaggiare con i rispettivi padroni, o con le campagne per aiutare i cani-eroi campioni di salvataggio. O, soprattutto, con la collaborazione con i biologi marini che hanno portato avanti anno dopo anno le campagne di avvistamento dei cetacei ospiti sul ponte delle navi di Moby e Tirrenia. In questo modo, i ricercatori possono mappare tutti i cetacei avvistati durante i viaggi nel tratto di mar Tirreno non a caso noto come ‘Santuario dei cetacei’, conoscere le loro abitudini e comprendere nel migliore dei modi come preservarli e tutelarli”.

“Tutte le azioni positive che stiamo portando avanti – spiega Achille Onorato, amministratore delegato del gruppo armatoriale – nascono dal nostro amore per il mare, declinato in tutte le sue sfumature. Che si tratti di combattere la battaglia contro la plastica impunemente gettata, che ci ha visto aderire fra i primissimi ai protocolli di difesa del mare con i nostri uomini pronti a segnalare immediatamente alle autorità qualsiasi concentrazione anomala di materie plastiche avvistate in mare, o di contribuire all’azzeramento di CO2, noi ci siamo. E tengo a sottolineare come tutte le nuove navi siano sempre all’avanguardia nelle dotazioni tecniche compatibili con il rispetto dell’ambiente”.

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