La Regione boccia la nuova discarica di Macchiareddu: “Così non va”

Nessuna bocciatura definitiva, ma le criticità emerse durante l’ultima Conferenza di servizi tracciano un percorso tutto in salita per la nuova discarica che il Cacip vorrebbe realizzare ad Uta. Il Servizio Valutazioni ambientali dell’assessorato all’Ambiente (Sva) ha infatti evidenziato la mancanza di un’analisi “costi-benefici” connessi all’intervento. E all’appello manca anche il piano per monitorare l’impatto ambientale: assente nonostante gli elaborati progettuali vi facciano esplicito riferimento. “E il sistema di copertura della discarica non è in linea con le norme di legge”, sottolinea lo Sva. Tutt’altro che dettagli, insomma. Tanto che il Consorzio industriale è chiamato a modificare il progetto presentato. Sempre che non intenda gettare la spugna e rinunciare alla discarica di servizio dell’inceneritore di Macchiareddu.

Ma il verbale della conferenza di servizi dello scorso 2 dicembre –  reso noto solo oggi – rivela anche altre carenze.  “L’intervento è compatibile con il Piano di gestione dei rifiuti del 2008, che lo contempla, seppure con volumetrie minori”, si legge nel verbale. “Ma il progetto – prosegue il documento –  si rifà a dati del 2011”. Vale a dire “vecchi”, visto che negli ultimi quatro anni la produzione dei rifiuti, in primis quella dell’indifferenziato, è drasticamente calata in Sardegna.

Altre preoccupazioni riguardano invece i fenomeni atmosferici, che a più riprese, negli ultimi vent’anni, hanno causato alluvioni nell’area compresa tra Uta, Capoterra e Macchiareddu: all’assessorato all’Ambiente stanno infatti riflettendo sulle serie storiche delle precipitazioni utilizzate dai tecnici del Consorzio. Più in generale, il problema delle tenuta idrogeologica dell’area continua a tenere banco, anche perché la località di S’Otioni Mannu che dovrebbe ospitare la nuova discarica non risulta mappata dal Piano per l’assetto idrogeologico e dal Piano stralcio delle fasce fluviali. L’area non risulta perimetrata neanche dalla recente Proposta di Piano di gestione del rischio di alluvioni.

Durante la Conferenza dei servizi del 2 dicembre, il sindaco di Uta Giacomo Porcu ha infine ribadito la contrarietà del suo comune all’intervento. Prima di Uta, anche Capoterra si era detta contraria alla nuova discarica. Ritenuta necessaria dal Consorzio industriale di Cagliari, vista l’assenza di una discarica di servizio dell’inceneritore di Macchiareddu, la discarica è invece osteggiata dalla cittadinanza di Uta e Capoterra. Le due comunità chiedono alla Regione l’attivazione di politiche di gestione dei rifiuti alternative a inceneritori e discariche.

Piero Loi

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