La pedalata in rosa è pronta a partire. Fancy Women Bike Ride: ecco le regole

Tutto pronto per la prima edizione a Cagliari della “Fancy Women Bike Ride”. Saranno venti le città italiane coinvolte nella manifestazione che metterà in sella, contemporaneamente, le donne di 160 città in tutto il mondo. L’appuntamento è per il 19 settembre alle 16 in Piazza Giovanni XXIII, giornata mondiale senz’auto e in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. “Le donne di tutto il mondo si stanno preparando per una pedalata fancy, ovvero fantasiosa, leggera e gioiosa”, spiegano dall’organizzazione che spiega alcune simpatiche regole per partecipare. “Dress code: colorate, esagerate, decorate, fantasiose – spiegano – decorare la propria bicicletta, posare davanti ai fotografi; salutare i passanti con un sorriso durante la pedalata.
“Il fenomeno dei cambiamenti climatici ci ricorda in modo sempre più pressante quanto sia importante e urgente cambiare i nostri stili di vita in un’ottica più sostenibile – evidenzia Pinar Pinzuti, coordinatrice internazionale della Fancy Women Bike Ride e aggiunge “più donne usano la bicicletta, più donne saranno incoraggiate ad andare in bici perché questo è ciò che serve al nostro pianeta. Sappiamo
che dobbiamo cambiare le nostre abitudini, perché non farlo in modo piacevole e festoso? Quale momento migliore per indossare quell’abito che tanto amiamo e che sta sempre nell’armadio per cui manca sempre l’occasione?”.
La manifestazione di Cagliari è promossa da Kety Piras, fondatrice del blog Donne in Bici Sardegna con la collaborazione dell’Associazione Culturale Progetto Città . “È importante raggiungere le donne e incoraggiarle ad andare in bici, soprattutto coloro che non sono abituate a usarla. La bicicletta è uno strumento formidabile per noi donne: è un mezzo per renderci visibili nello spazio
pubblico, per essere accettate e incluse nelle decisioni”.

“La #FWBR nasce come risposta alla mascolinità dominante nel mondo del ciclismo tradizionale, dove sono gli uomini a dettare le leggi sulla vita delle donne e su come devono comportarsi e vestirsi – sottolineano dall’organizzazione -. La visione generale del ciclismo riguarda principalmente il sudore, la fatica e i vestiti stretti (scomodi) in Lycra, è bene mostrare come la bicicletta possa essere un’attività spensierata, allegra e liberatoria nella quotidianità. L’iniziativa mira a migliorare la visibilità delle donne in sella, così come nella società e nella vita. È un incoraggiamento ad essere indipendenti nel muoversi all’interno di centri urbani che finalmente sono pensati anche per loro. Con questa pedalata al femminile vogliamo dare la possibilità ad altre donne di sentirsi a proprio agio in bicicletta per le strade, senza restrizioni o imposizioni, libere, sicure e consapevoli”.

“Quando le donne vanno in bicicletta – spiega ancora Kety Piras – non solo cambia il loro mondo, ma anche quello che le circonda. Questo è il motivo per cui vogliamo più donne in bicicletta; che sia per il pendolarismo, per il tempo libero o per fare shopping, la bicicletta è un modo meraviglioso e sostenibile per spostarsi”.

Il corteo colorato delle donne in bicicletta partirà da piazza Giovanni XXIII per poi effettuare due soste: la prima in piazza Garibaldi, la seconda lungo la nuova passeggiata di Su Siccu e infine, per
rilassarsi, ascoltare musica e chiacchierare l’arrivo è previsto nella grande spiaggia urbana Poetto al Corto Maltese dove la serata si concluderà con un brindisi, un concerto e letture in sardo campidanese della poetessa massese Angelica Piras.

“Il tragitto di circa 10 chilometri, su un percorso semplice in una zona pianeggiante della città con una buona dotazione di piste ciclabili, è adatto a tutte – chiariscono gli organizzatori – e, per chi arriva
da fuori città, verrà garantito il supporto per il noleggio della bicicletta in collaborazione con Easycletta”. L’evento sarà ripreso durante il percorso dal drone e costantemente fotografato. La partecipazione è gratuita. Non richiede iscrizione.
“Gli uomini sono liberi di partecipare – concludono le organizzatrici – con noi ma in coda al gruppo rispettando il dress code dell’evento e lasciando spazio alle donne da veri gentlemen”.

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