Coronavirus, stop agli sport amatoriali: Codacons chiede il rimborso in denaro

Pronti alla battaglia i rappresentanti del Codacons sardi se verrà confermata, nel prossimo Dpcm del Governo, l’ipotesi di vietare il calcetto e gli altri sport amatoriali. Per i rappresentanti dei consumatori, infatti, a questo divieto deve necessariamente seguire il “rimborso in denaro a favore degli utenti che hanno sostenuto spese per attività che ora non potranno più essere praticate”. Per gli esponenti del Codacons i provvedimenti che il Governo sta studiando per evitare la diffusione dei contagi “avranno inevitabili effetti non solo sulle abitudini dei cittadini, ma anche sulle loro tasche. Lo stop agli sport amatoriali determinerà l’impossibilità di praticare tutta una serie di discipline, dal calcetto al basket, passando per balli di coppia e di gruppo, pallavolo, boxe, arti marziali e altro ancora. Attività spesso già pagate dai cittadini, attraverso ad esempio abbonamenti a campi sportivi, tessere di iscrizione alle strutture, corsi e lezioni”.

Non piace l’ipotesi di rimborsare questi pagamenti attraverso i voucher e la richiesta è per un “rimborso in denaro sulla base dell’articol 1463 del codice civile che dice: “nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito”. In attesa che il documento venga ufficializzato a Roma il Codacons Sardegna si prepara a farsi promotore di una “valanga di ricorsi per per far ottenere ai consumatori i rimborsi delle spese sostenute per attività sportive che non potranno più praticare”.

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