Avevano incendiato l’abitazione di una giovane donna perché volevano costringerla a riallacciare i rapporti con uno di loro e precedentemente l’avevano perseguitata. I carabinieri della Compagnia di Villacidro hanno dato un nome un volto agli autori dell’attentato incendiario ai danni di una 32enne messo a segno il 13 aprile del 2018 in via Guido Rossa a Villacidro.
In manette su ordinanza di custodia cautelare sono finiti Giuseppe Pontis, 30 anni, che aveva avuto una relazione con la donna dalla quale erano nati tre figli e Alessandro Muscas, 20 anni, al quale il provvedimento è stato notificato in carcere a Uta dove si trova attualmente detenuto per una serie di furti a Villacidro. Entrambi sono accusati di atti persecutori e tentato incendio, mentre Pontis deve rispondere anche di tentato omicidio e incendio. Secondo quanto ricostruito dai militari della Compagnia di Villacidro, coordinati dal maggiore Andrea Cassarà, avrebbero a lungo perseguitato la donna prima e dopo la fine della relazione con Pontis.
Il 13 aprile dello scorso anno, avrebbero accatastato dei rifiuti davanti al portoncino d’ingresso dell’abitazione della 32enne, che in quel momento si trovava in casa con i bambini, appiccando il rogo. Le fiamme si propagarono velocemente, la donna e altri condomini furono salvati dal tempestivo intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri.
