Accogliendo il ricorso presentato dal dirigente dell’Ente foreste Michele Puxeddu, il Tar Sardegna ha di fatto destituito – per la seconda volta in pochi mesi – il direttore generale Antonio Casula, sotto processo a Oristano per frode nelle pubbliche forniture e turbativa d’asta, in relazione ad un appalto per l’installazione di un sistema di videosorveglianza nel comune di Seneghe, aggiudicato quando Casula era commissario straordinario.
La sentenza non è al momento ancora stata pubblicata, quindi per conoscere le motivazioni che hanno portato il Tar a silurare Casula occorrerà attendere. Si sa però che gli avvocati delle parti hanno già ricevuto l’avviso di accoglimento del ricorso e di fatto Casula, che è anche vicesindaco di Milis, non è più il Dg dell’Ente foreste.
Si tratta del secondo pronunciamento dei giudici sulla questione. Già il 2 luglio scorso il Tar aveva accolto un ricorso, presentato sempre da Puxeddu, nel quale veniva contestata la modalità di nomina di Casula, arrivato alla direzione generale non con una delibera di giunta ma con l’investitura diretta del presidente della Regione Francesco Pigliaru. Dopo poco tempo, l’esecutivo aveva approvato la delibera e Casula era tornato al suo posto. Da qui un secondo ricorso, con il patrocinio legale dell’avvocato Raffaele Soddu, e la seconda ‘vittoria’ al Tar.
P. S.