Il diploma in istruttore di body building, prospettiva di un lavoro per 30 detenuti

Trenta detenuti sono diventati istruttori nazionali di body building e fitness. L’obiettivo è stato raggiunto dopo sette mesi di corso, valsi una nuova opportunità per il futuro. I trenta reclusi, nelle carceri di Sassari, Nuoro e Cagliari, hanno partecipato al progetto ‘Liberi nello sport’ che ha come obiettivo proprio la costruzione di un percorso di reinserimento lavorativo. I corsi sono stati organizzati dal Csen Sardegna (Centro sportivo educazione nazionale) in collaborazione con la Regione e i penitenziari dell’Isola. Questa mattina sono stati consegnati gli attestati di partecipazione. Veri e propri diplomi, più l’abilitazione al primo soccorso con l’uso di defibrillatore semiautomatico.

Alla cerimonia nel carcere di Massama (nella foto) hanno partecipato i presidenti nazionale e regionale del Csen Sardegna, Francesco Proietti e Francesco Corgiolu, insieme alla direttrice della casa circondariale, Elisa Milanesi. C’erano anche il comandante della Polizia penitenziaria, Salvatore Cadeddu, e il garante dei diritti dei detenuti, Antonello Unida. Un’identica consegna è programmata domani e dopodomani rispettivamente nei penitenziari di Cagliari e Nuoro. 

I trenta detenuti hanno seguito 56 ore di lezioni, suddivise in quattro moduli formativi, più quattro ore di esame finale. “Hanno acquisito – è scritto in una nota – le capacità di progettare un programma di allenamento che integri le fasi di riscaldamento con quelle di fitness cardiovascolare, così come il dimagrimento con attività isotoniche fino alle fasi di defaticamento e allo stretching”. È stato anche realizzato un filmato sulle fase salienti del corso. Con ‘Liberi nello sport’ il Csen ha fornito e donato alle tre carceri sarde il materiale tecnico per poter allestire una palestra utilizzabile da tutti i detenuti. Regalato anche l’abbigliamento sportivo ai corsisti. I quali potranno lavorare in tutte le strutture dove è prevista la figura del tecnico sportivo.

 

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