Iglesias è la “città dell’argento”. Diciotto allievi al lavoro per diventare orafi

E’ partito il progetto “ Iglesias – Città dell’argento “ per la formazione di giovani artisti-artigiani dei metalli nobili. Un progetto che nasce nel Sulcis ma che si propone come modello a tutta l’Isola perché mette assieme la tradizione artigiana, la scuola, l’esigenza di creare nuove opportunità di lavoro.

Il corso, è organizzato e gestito integralmente dal Liceo artistico, che lo ha fortemente voluto, grazie ad un co-finanziamento
della Regione e del comune di Iglesias per un totale di 100mila euro. Si svolge in un’ala del “Centro-pilota per l’argento” (ex I.S.O.L.A, l’ente regionale per il lavoro artigiano) che fino a qualche tempo era  in uno stato di totale abbandono. E’ stata ristrutturata e strappata all’incuria del tempo e anche ai vandali. A gennaio sono state avviate dai docenti del liceo Asproni le prime lezioni teoriche e a fabbraio sono partire quelle pratiche.

“Tutte le attrezzature necessarie per ogni singola postazione di lavoro e quelle per la sicurezza  – ha spiegato il dirigente dell’Asproni, professor Ubaldo Scanu – sono state acquistate dalla scuola, compresi i metalli preziosi, oro, argento e rame, per le realizzazioni dei monili. Sempre a nostro carico sarà la manutenzione e pulizia di questa parte del centro”.

Questo primo corso durerà 300 ore e finirà a maggio con una mostra dei lavori realizzati dagli  allievi orafi. In tutto si tratta di diciotto ragazzi delle terze e quarte classi dell’Istituto.” Inizialmente il corso era stato previsto per dieci allievi – ha detto il preside – ma visto il forte interesse dimostrato sia dagli allievi, sia dal corpo docente, abbiamo deciso di estendere a un numero maggiore di ragazzi la possibilità di partecipare”.

Le lezioni pratiche sono state affidate a due maestri orafi di Iglesias, Fabrizio Loi e Francesco Zedda, molto noti in città. Seguiranno gli allievi passo dopo passo in questa nobile arte che ha origini antiche in città.

Soddisfatti – e speranzosi di trasformare quanto apprenderanno in un mestiere – gli studenti. Orgoglioso il capo dell’istituto  per essere riuscito a portare a termine un progetto che inizialmente aveva rischiato di naufragare. Era stato infatti affidato a un istituto privato che non ci aveva creduto fino in fondo.  “ Questa prima esperienza – ha detto – vuole essere il seme di un progetto che guarda avanti”. Il prossimo obiettivo è recuperare anche ‘altra ala dell’istituto e le attrezzature che ospita.

Presente all’inaugurazione anche il presidente della Provincia Tore Cherchi: “Benché ci siano incertezze sulla durata dell’ente – ha affermato – non faremo mancare  il nostro  contributo da parte della Provincia perché il progetto sia ripetuto anche nel prossimo anno scolastico e per il recupero della restante parte dell’edificio”.

Carlo Martinelli

 

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