Iglesias, gli alunni di elementari e medie ricordano i minatori trucidati nel 1920

11 maggio 1920 – 11 maggio 2014. Oggi come allora la città di Iglesias rivive il dramma di quella tragica giornata che vide 7 minatori trucidati dalle guardie regie oltre a decine di feriti durante una manifestazione di protesta. La rievocazione storica dell’evento da diversi anni è curata dall’Istituto Comprensivo E. D’Arborea di Iglesias , sotto la direzione  del professor Gianni Persico,  che con una coinvolgente interpretazione dei suoi studenti, oltre quelli di Gonnesa e Buggerru, protagonisti anche loro dell’evento, sia storicamente che attualmente, intende mantenere vivo il ricordo di quel tragico giorno. I minatori protestavano contro la direzione della miniera di Monteponi a cui chiedevano,  da tempo,  migliori condizioni economiche e di lavoro. L’8 maggio 1920, sabato, i minatori, a migliaia, protestarono davanti al palazzo della Sottoprefettura per la scarsità dei viveri, chiedevano cioè una maggiore razione di pane. La sera del lunedì successivo, il 10 maggio, la direzione della miniera annunciò ai minatori che la mezza giornata di sabato non lavorata a causa della manifestazione sarebbe stata scontata dalla paga. I minatori, già fortemente provati,  chiesero allora al direttore della miniera l’ingegner Andrea Binetti, la revoca del provvedimento disciplinare che però non volle sentire ragioni. I minatori allora proclamarono per l’indomani un’altra giornata di sciopero. Era l’11 maggio. I minatori formarono un corteo lungo alcuni chilometri, alla cui testa c’era anche il direttore della miniera costretto dagli operai a unirsi a loro, che da Monteponi si diresse verso la Sottoprefettura. Arrivati in prossimità del palazzo governativo, in via Satta, trovarono a sbarrare loro la strada i Carabinieri e le guardie regie. In pochi istanti l’eccidio si compì. I militari spararono sugli operai per respingerli, uccidendone cinque e ferendo gravemente altri 26 minatori. Due di loro morirono dopo alcuni giorni in seguito alle ferite riportate. La rievocazione storica si conclude poi, come allora, con la processione verso il cimitero per la deposizione di una corona di alloro. La manifestazione è stata seguita da centinaia di persone che hanno applaudito gli attori in erba che vestiti con gli abiti dell’epoca si sono calati perfettamente nella parte regalando momenti di commozione.

Carlo Martinelli

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