Iglesias, la banda del cerino finisce su YouTube: “Li riconoscete?”

E’ una famiglia che vive nel terrore quella di Carlo Diana, imprenditore iglesiente, da quando nel periodo di Natale del 2009 ignoti malviventi lanciarono contro la sua casa una rudimentale bomba incendiaria. “ Pensammo ad un atto isolato, ha dichiarato il figlio Lorenzo, creatore della pagina Facebook “Salviamo Iglesias”, invece dopo alcuni mesi presero di mira anche le nostre auto, ne bruciarono due. Poco tempo fa l’ultimo attentato incendiario che ha distrutto l’auto di mio padre appena acquistata”.

L’impianto di videosorveglianza installato nella casa, per ovvie ragioni di sicurezza, ha ripreso tutte le fasi degli attentati incendiari, immagini acquisite dalle forze dell’ordine che stanno indagando sugli eventi.

Ma il giovane Lorenzo decide di andare oltre e di affrontare, insieme alle forze dell’ordine, gli attentatori, ancora ignoti, utilizzando l’arma della rete internet: con le immagini delle telecamere di video sorveglianza crea un video e lo pubblica su you tube, la piattaforma di video più diffusa al mondo. Non solo, crea anche una pagina sul social network Facebook e la battezza con un nome che vuole anche essere una speranza: “Salviamo Iglesias” .

Sia il video che la pagina Facebook riscuotono grande interesse e solidarietà ma soprattutto sdegno da parte dell’opinione pubblica, in particolare dalla comunità iglesiente per la drammaticità delle immagini.

“Con queste iniziative abbiamo voluto sensibilizzare la cittadinanza verso un fenomeno in aumento, quello degli atti vandalici e incendiari che stanno interessando sempre più persone – ha aggiunto Lorenzo Diana -. La mia famiglia vive ormai in trincea, sempre col terrore che ci sia qualcuno, nell’ombra, in attesa di mettere in atto azioni delittuose contro di noi. Abbiamo grande fiducia nelle forze dell’ordine a cui ci siamo affidati per la nostra protezione e incolumità. Ma siamo anche fiduciosi che la richiesta di aiuto che abbiamo rivolto alla cittadinanza sulla ‘rete’ non rimarrà inascoltata”.

Che la pubblicazione del video abbia riscosso interesse lo dimostra il numero di visualizzazioni, oltre tre mila e 200 dal 28 marzo, giorno della sua pubblicazione sulla piattaforma video you tube. Anche la partecipazione degli internauti, con i messaggi di solidarietà inseriti, dimostra che il tentativo di sensibilizzazione verso una battaglia contro l’omertà del giovane Lorenzo sta raggiungendo lo scopo prefissato.

Carlo Martinelli

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