Sostiene di non aver ancora ricevuto alcun avviso di garanzia dalla Procura di Cagliari in merito allo scandalo Igea. L’ex assessore regionale Giorgio Oppi, leader dell’Udc in Sardegna, ha affidato a una nota la sua difesa pubblica, precisando di aver “appreso solo dai giornali” del suo eventuale coinvolgimento nell’inchiesta del pubblico ministero Marco Cocco. “Pur non avendo ricevuto atti giudiziari e nella consapevolezza della mia totale estraneità ai fatti, che sarà accertata anche stavolta, ho anticipatamente incaricato il mio avvocato di fiducia Massimiliano Ravenna – spiega Oppi – Resto sereno, confidando in pieno nell’operato dei magistrati”. Il nome di Giorgio Oppi, seppure non si conoscano le precise ipotesi d’indagine formulate dal pm, compare più volte nell’ ordinanza di custodia cautelare del Gip Giuseppe Pintori, che nei giorni scorsi ha fatto scattare il blitz dei carabinieri della Compagnia di Iglesias e del Norm. Viene citato in merito alla sottrazione di un carrello minerario e una autopala, utilizzati nei primi del Novecento e di grandissimo valore economico e storico, che sarebbero state poi regalati ad un imprenditore in cambio di 100 voti a favore di un candidato sindaco alle comunali di Assemini. “Dalle intercettazioni risulta che l’operazione elettorale era caldeggiata – scrive il giudice Pintori – da Enrico Oppi e dall’onorevole Giorgio Oppi”.
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