“Ci prepariamo ad accogliere Papa Francesco. Lo aspettiamo fiduciosi perché possa avere il nostro benvenuto e le nostre speranze di scontare le pene con dignità. Siamo certi che a settembre non mancherà di fare una visita a Buoncammino, il carcere simbolo del disagio”. Un gruppo di detenuti di Buoncammino ha affidato queste parole ai volontari dell’associazione Socialismo Diritti Riforme per manifestare il loro desiderio di poter incontrare il Papa, in Sardegna nel prossimo settembre. “Il nostro – hanno aggiunto i detenuti – è un invito ma soprattutto una speranza. Il Santo Padre ha manifestato una umanità e una vicinanza ai più deboli che ci ha particolarmente colpiti facendoci riflettere. La fede è per la maggior parte di noi l’unico conforto. Speriamo quindi di poter mettere nelle mani del Pontefice le nostre più profonde meditazioni”. Nella realtà dei ristretti, ha sottolineato Maria Grazia Caligaris presidente dell’Associazione, emergono “in modo più accentuato le contraddizioni della società ed è forte la volontà di riscatto. L’incontro con Papa Francesco, che non a caso ha scelto la Cattedrale di Bonaria, rappresenterebbe un significativo segnale di attenzione verso chi ha sbagliato ma anche un’occasione per conoscere, dopo l’Istituto Minorile, la realtà delle Case Circondariali come Buoncammino. L’auspicio è che nel programma possa essere inserita una visita a Buoncammino”
Far West eolico, Comitato Insularità: “Estendere Ppr a tutta la Sardegna”
Il Comitato scientifico Insularità in Costituzione ha presentato oggi, sabato 4 maggio 2024, una proposta di legge “SalvaTerritorio”…