I beni della criminalità per i senzatetto. La nuova vita delle case sequestrate

di Andrea Deidda – Appartamenti, due ville e altri immobili un tempo utilizzati per attività criminali saranno destinati ad accogliere senza tetto, persone in difficoltà come genitori separati ed ex carcerati alla ricerca di una nuova vita. È il piano del Comune di Cagliari che ha in programma il riutilizzo di nove edifici sparsi in città sottratti dalle forze dell’ordine alla criminalità. La Giunta guidata da Paolo Truzzu ha già messo nero su bianco una delibera con la quale si dice disponibile ad acquisire i beni sequestrati per poi affidarli ad associazioni, cooperative e organizzazioni che operano nel sociale e nel volontariato.

In città la maggior parte si concentra a Is Mirrionis e San Michele quartieri dove le attività illecite sono più diffuse rispetto ad altre zone. Altri si trovano nel rione di Santa Teresa a Pirri, a Medau su Cramu a ridosso di Molentargius e in centro. Per ognuno di questi beni la Giunta ha già in mente l’utilizzo che va sotto il nome di ‘Progetto accoglienza temporanea diffusa’ con l’obiettivo di far fronte a situazioni di emergenza. Su tutte quella di dare una casa temporanea a chi si trova senza un tetto, accogliere chi esce dal carcere e non sa dove andare, alloggi temporanei per madri e padri separati in condizione di difficoltà. Diverso il caso della villa a Medau su Cramu: il Comune vorrebbe utilizzarla per attività di educazione ambientale. [Prosegue dopo la mappa]

L’iniziativa dell’amministrazione segue quella del codice Antimafia, in base al quale a livello nazionale è stata attivata la piattaforma online Openre.Gio. Sul sito sono disponibili le informazioni sugli immobili messi sotto sequestro in tutta Italia. Al momento in Sardegna risultano esserci 193 immobili confiscati ‘in gestione’. Si tratta di beni attualmente sotto il controllo della Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) e non ancora trasferiti ad altre istituzioni per diverse ragioni. Ad esempio perché l’iter giudiziario è ancora in corso.  [prosegue dopo la tabella]

Gli immobili cosiddetti ‘destinati’, per i quali è stato possibile procedere alla assegnazione per finalità sociali o istituzionali, sono invece 107. Ci sono poi quelli la cui confisca non è divenuta ancora definitiva, nell’Isola sono 13.

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