Il processo per direttissima contro Gianni Onorato slitta alla prossima settimana. Il manager della Motomar e gestore del porticciolo di Marina Piccola è accusato di resistenza, lesioni e rifiuti a fornire le generalità. Durante alcuni controlli effettuati dai carabinieri in un bar del porticciolo, per il posizionamento di alcuni tavolini, sarebbe nato un battibecco sfociato poi nel suo arresto.
Oggi è stata presentata la lista delle prove (acquisiti anche i filmati delle videocamere di sicurezza) e l’elenco dei testimoni. Con Onorato è accusato di resistenza e favoreggiamento anche un suo collaboratore, Mauro Massidda. Difeso dagli avvocati Leonardo Filippi e Luigi Concas il manager nega di aver opposto resistenza e colpito il maresciallo che gli chiedeva i documenti, militare che oggi ha chiesto di potersi costituire parte civile. Il giudice Sandra Lepore però ha respinto la richiesta del carabiniere, fissando la prossima udienza per il 28 maggio quando verranno ascoltati i primi testimoni.
Onorato ha rifiutato riti alternativi che consentono uno sconto di pena in caso di condanna, chiedendo di andare a dibattimento. La difesa vuol mostrare in aula le immagini del video ripreso dalle telecamere a circuito chiuso di Marina Piccola: venti minuti di filmato che mostrano le prime fasi del battibecco tra il manager ed i carabinieri, oltre al momento del malore di Onorato che poi ha trascorso la notte in ospedale.
