Montano le polemiche dopo l’arrivo dell’ex presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia alla Fondazione Banco di Sardegna, in qualità di coordinatore dell’area Comunicazione e relazioni esterne (leggi). L’esponente del Pd, decaduto nel dicembre 2011 dalla carica di presidente della Provincia dopo la condanna a un anno e quattro mesi per abuso d’ufficio, si è infatti aggiudicato la selezione indetta dalla Fondazione due mesi fa e pubblicizzata sul sito istituzionale solo pochi giorni prima della scadenza del termine di presentazione delle candidature, il 5 maggio. Ad alimentare le polemiche, inoltre, c’è il fatto che a presiedere la Fondazione sia un altro politico di lungo corso del Pd, Antonello Cabras, considerato molto vicino a Graziano Milia e lo scorso anno molto criticato anche dai compagni di partito (leggi), proprio per la nomina a presidente della Fondazione.
“Come è possibile che un ex presidente della Provincia, dichiarato decaduto, possa diventare coordinatore dell’area comunicazione e relazioni esterne della Fondazione Banco di Sardegna? -si chiede polemicamente il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde -. Ci risulta che tra gli aspiranti a tale ruolo ci fossero anche numerosi giornalisti. Ci chiediamo allora quale fosse il senso della pubblicazione di un avviso pubblico, se poi invece si compie una scelta politica, che ai più sembrava già scritta”.
Alla selezione hanno partecipato decine di giornalisti, molti dei quali professionisti (mentre Milia è iscritto all’Albo dei pubblicisti e dunque non ha ancora sostenuto l’esame professionale) e con specifiche esperienze nel campo delle pubbliche relazioni per conto di enti pubblici e privati. E negli ambienti politici e giornalistici, il nome di Milia girava già da qualche settimana.
Le critiche alla procedura che ha portato Graziano Milia alla Fondazione sono arrivate anche da alcuni esponenti del Partito democratico, in primis il consigliere comunale di Cagliari Matteo Lecis Cocco-Ortu, che oggi ha inviato una lettera aperta al premier Matteo Renzi (leggi). “Ci sono giorni in cui è un po’ più difficile essere orgogliosi di avere in tasca la tessera del Pd – esordisce Lecis Cocco-Ortu -. Il rapporto tra banche, fondazioni bancarie e politica è uno dei temi che credo il Pd dovrebbe mettere nell’agenda del partito e del governo da affrontare al più presto”.
