L’ex presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia ha vinto la selezione indetta dalla Fondazione Banco di Sardegna per l’assunzione del coordinatore dell’area comunicazione e relazioni esterne. L’iter avviato dalla Fondazione, presieduta da un pezzo da novanta del Partito democratico come Antonello Cabras, aveva lasciato parecchio perplessi gli addetti ai lavori – ovvero i professionisti potenzialmente interessati alla selezione – perché l’avviso era stato pubblicato sul sito internet della Fondazione solo pochi giorni prima della scadenza del termine di presentazione delle domande, ovvero il 5 maggio.
La procedura è stata curata dalla società specializzata ‘Selezione personale’ di Cagliari, che ha ricevuto numerose candidature dopo che la notizia si era sparsa nell’ambiente giornalistico soprattutto tramite passaparola. Tra i requisiti richiesti per tentare di aggiudicarsi l’ambita poltrona: essere laureato, preferibilmente in campo umanistico o giuridico-economico e l’iscrizione come pubblicista o professionista all’Ordine dei giornalisti. Qualche giorno dopo la scadenza dei termini, Milia aveva pubblicato su Facebook il suo curriculum, dal quale si evince che il neo responsabile comunicazione della Fondazione – laureato in Lettere e docente di italiano e storia – è iscritto all’albo pubblicisti dell’Ordine dei giornalisti. Come sindaco di Quartu e presidente della Provincia ha sempre tenuto per sé la delega alla comunicazione istituzionale – dice il curriculum – e ha ricoperto anche l’incarico di addetto stampa del Cacip, il Consorzio industriale della provincia di Cagliari, che lo stesso Milia ha presieduto fino a pochi anni fa.
Titoli che, di fatto, pare abbiano fatto la differenza, a discapito di molti giornalisti professionisti, con alle spalle anni di lavoro nel campo della comunicazione istituzionale e nella gestione dei rapporti tra Regione, ministeri ed enti locali, che non sono stati chiamati nemmeno per il colloquio preliminare.
Dopo tanti anni di successi politici, la carriera di Milia aveva subito un duro arresto nel dicembre 2011, quando la Cassazione confermò la condanna a un anno e quattro mesi per abuso d’ufficio per fatti risalenti a quando era sindaco di Quartu, tra il 2000 e il 2003, al secondo mandato. Pochi giorni prima di Natale, Milia decadde per effetto della condanna definitiva e gli subentrò la vicepresidente Angela Quaquero.
