Giovane scomparso a Nule, genitori sotto choc: “La speranza di trovarlo si affievolisce”

E’ sotto choc la famiglia di Stefano Masala, il giovane scomparso da Nule (Sassari) il 7 maggio 2015 e mai tornato a casa, ora che gli inquirenti sono certi che sia stato ucciso, accusando dell’omicidio lo stesso 17enne del paese già indagato per il delitto dello studente di Orune (Nuoro), Gianluca Monni, avvenuto il giorno dopo la scomparsa di Masala. La madre Carmela, che fino all’ultimo ha sperato che suo figlio fosse in vita, nell’apprendere la notizia è scoppiata in un pianto disperato. “Fino a ieri per noi Stefano era scomparso e speravamo ancora di riabbracciarlo – racconta all’ANSA il padre Marco Masala – oggi con la notizia di un indagato per il suo omicidio la speranza si affievolisce. Dopo la tragedia di Stefano oggi combattiamo con un altro calvario: mia moglie dopo la sua scomparsa si è ammalata gravemente. Tuttavia la nostra speranza è che questa storia abbia una fine: vogliamo sapere se Stefano è vivo o se non c’è più. Oggi sembra esserci una nuova verità fino a quella che abbiamo avuto finora, ma finché non si troverà il corpo di Stefano sarà una verità a metà”. Il padre di Stefano, che in questi otto mesi dalla scomparsa del figlio non si è mai stancato di cercarlo attraverso appelli continui e insistenti, è provato dopo l’evoluzione alle indagini, ma risoluto ad aspettare gli esiti della magistratura: “Ho fiducia nella giustizia – ha aggiunto – i giudici hanno sempre fatto il possibile per le indagini. Stefano era un ragazzo docile, disponibile, non aveva mai dato problemi a nessuno. Il mio Stefano non meritava neanche uno schiaffo”. Un omicidio che gli inquirenti collegano al delitto dello studente di Orune. Tutto sarebbe partito da una festa a Orune nel dicembre 2014: in quell’occasione il minorenne di Nule avrebbe fatto un complimento di troppo alla ragazza dello studente. Da lì la rissa scoppiata tra due gruppi di Orune e di Nule: tra questi ultimi c’era anche Masala che però non avrebbe partecipato allo scontro, in cui il minorenne avrebbe avuto la peggio. Un affronto che secondo gli inquirenti sarebbe stato vendicato con l’uccisione dello studente, per il cui delitto sarebbe stata usata la Opel Corsa di Stefano Masala, poi eliminato, perché testimone scomodo.

 

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