Un triste primato quello detenuto da Sassari nelle classifiche sui giocatori d’azzardo: la città occupa il quarto posto in una graduatoria nazionale e il primo in Sardegna. Nel territorio sono presenti 1.780 slot machine in in più di 400 esercizi pubblici: una machinetta ogni 70 abitanti. La spesa dei Sassaresi per il gioco è stata di circa 550 euro pro-capite per un importo complessivo di 76 milioni di euro solo nel 2012. I dati sono riportati da una mozione presentata in Consiglio comunale a Sassari dalla sinistra indipendentista sarda a firma di Isidoro Aiello (A Manca pro s’indipendentzia).
Il documento chiede che l’Assemblea prenda atto del fatto che “il gioco d’azzardo è diventato un reale problema di salute e ordine pubblico, e che vengano studiate idonee azioni per contrastare questo fenomeno”, intensificando “la partecipazione a tutti gli ambiti di collaborazione con altre istituzioni che, sul territorio intercomunale e provinciale, operano per il contrasto degli effetti negativi della dipendenza da gioco”.
A Manca propone anche la realizzazione di una “Carta dei locali etici” per censire, mappare e e rendere noti ai cittadini i locali pubblici che non ospitano slot al loro interno, stimolando ogni forma di pubblicità positiva e studiando forme di disincentivazione dell’utilizzo di queste strumenti con eventuali sgravi e agevolazioni sulle tasse comunali. Ulteriori sollecitazioni riguardano la regolamentazione delle “distanze minime” delle slot o altri locali da gioco da luoghi sensibili, come scuole centri di aggregazione giovanili, chiese, ospizi per anziani o ospedali