“Con il presidio di oggi abbiamo ottenuto l’impegno di alcuni esponenti di maggioranza e opposizione a portare in Consiglio una legge per trovare soluzioni di reinserimento dei lavoratori Ati Ifras“. Lo ha detto all’ANSA il segretario Filcams Cgil, Sergio Codonesu, dopo il sit-in dei dipendenti sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari. Si tratta degli oltre 500 (circa 250 in piazza) che non hanno ricevuto la busta paga di dicembre, la tredicesima e nemmeno la liquidazione. Lavoratori in disoccupazione dall’1 gennaio e in attesa che si sciolga il nodo delle fatture bloccate per un valore di nove milioni di euro, quanto servirebbe per pagare gli stipendi. Una delegazione di sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil è stata ricevuta dalle forze dell’opposizione, poi da Piero Comandini e Antonio Solinas del Pd. Ugo Cappellacci (Fi), Attilio Dedoni (Riformatori), Giorgio Oppi (Udc), Gianluigi Rubiu (Udc), Paolo Truzzu (FdI) hanno fatto presente che per la soluzione della vertenza “servono tempi certi”.
“Al momento – hanno detto gli esponenti dell’opposizione – l’esecutivo non ha presentato nessuna proposta e continua ad avvitarsi sul rimpallo di responsabilità con Ati Ifras. Il centrodestra è al fianco dei lavoratori e diffida il presidente della Regione affinché cessi questo ‘gioco del nascondino’ con appuntamenti che saltano e soluzioni che vengono rinviate a data da destinarsi. Dopo tre anni non è tempo di annunci e di comunicati stampa, ma di azioni concrete”.
“Bisogna mantenere gli impegni assunti e velocizzare le procedure, saltando burocrazia e fronzoli – ha precisato Cristiano Ardau (Uiltucs) – sia perché i lavoratori sono in disoccupazione, sia in prospettiva per parlare del progetto di Parco Geomineriario”. La delegazione ha incontrato, infine, l’assessore regionale del Personale, Filippo Spano, il quale ha dichiarato all’ANSA che “la Regione è da tempo impegnata per trovare una via d’uscita per la vertenza”, e che “obiettivo finale è quello di trovare una soluzione duratura attraverso l’espletamento della gara internazionale per individuare il nuovo soggetto che dovrà farsi carico delle attività del Parco Geominerario”.
